Fiat, Amazon e Starbucks pagano le tasse in Lussemburgo e sono in regola con le norme fiscali dell’Unione Europea. Un esercito di avvocati è riuscito a sconfiggere gli organi giurisdizionali dell’Unione Europea che nel 2015 e nel 2017 avevano accusato le tre multinazionali di aver ridotto artificialmente i propri oneri fiscali per aumentare profitti e competitività.
Emergenza carcere, crescono il sovraffollamento e il numero di suicidi in prigione
Nel 2024 cresce il tasso di sovraffollamento in carcere nel nostro Paese. E si raggiunge anche il record di suicidi di detenuti.
Donald Trump alla Casa Bianca inesorabilmente si avvicina. E a quel punto, il racconto stesso della guerra in Ucraina si rovescerà, col problema di smentire fandonie costruite da molte democrazie occidentali. Con la Russia che è certo il Paese aggressore -precisa Fulvio Scaglione- (se e in che misura provocato a farlo è discussione altra, anticipa InsideOver), ma ha molto a che vedere con l’Ucraina (Paese aggredito), con l’Europa e con gli Usa.
"A Gaza è tutto distrutto" Il racconto della devastazione nella Striscia, mentre Israele si prepara a un altro anno di guerra
“A Gaza è tutto distrutto”: il racconto della devastazione nella Striscia. Il racconto del patriarca di Gerusalemme, Pierbattista Pizzabella: "A Gaza è tutto distrutto". Intanto Israele estende lo stato di emergenza.
Amletico olandese Rutte: «Non siamo in guerra, ma non siamo neanche in pace». Poi il neo segretario generale Nato prova a rassicurare i riottosi baltici che vorrebbero subito la guerra atomica con Mosca: «Non c’è una minaccia militare imminente per i nostri alleati strategici, perché la NATO si è trasformata per tenerci al sicuro». Nato ipertrofica: «La spesa per la difesa è aumentata. L’innovazione è accelerata. Abbiamo più forze a maggiore prontezza». Gigante dai piedi d’argilla: «Ma è il domani che mi preoccupa. È tempo di passare a una mentalità da tempo di guerra». Parole da vero leader, lineari e rassicuranti. Da Stoltenberg in peggio.
Un’ondata di scioperi sta interessando gli Stati Uniti a pochi giorni dall’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump.
In una sua nuova ricerca, Amnesty International ha rivelato prove di quattro attacchi israeliani in Libano avvenuti tra il 29 settembre e il 21 ottobre, che devono essere considerati come crimini di guerra. L’esercito israeliano non aveva emesso alcun avviso prima di questi attacchi.