Secondo politici e membri del governo di centrodestra la Suprema Corte, rinviando la causa alla Corte di giustizia Ue, avrebbe dato ragione al governo sulle politiche migratorie e le deportazioni in Albania. Nulla di meno vero. Ecco perché:
Assistiamo ad un imbarazzante stillicidio di dichiarazioni strampalate da parte di politici e membri del governo di centrodestra, secondo i quali, la Suprema Corte, rinviando la causa alla Corte di giustizia Ue, avrebbe dato ragione al governo sulle politiche migratorie e le deportazioni in Albania.
Quello di poco fa non è certo stato uno dei migliori discorsi di capodanno di Mattarella, che ne ha condotti più di tutti.
Nulla che non fosse anticipato dai mass media questa mattina. Nulla che non avesse già detto in diverse occasioni. Ma questo volta è stato ridetto in modo più edulcorato, patinato, senza neppure il tentativo di scuotere le coscienze. E con alcuni vuoti clamorosi, come l'assenza del tema drammatico dei migranti.
Agli organizzatori del presidio antifascista del 28 dicembre è stato opposto, dagli esponenti e fautori dell’antifascismo light, una botta e via, il rimprovero peloso di avere dato visibilità ai fascisti.
La memoria mi è subito andata alla legge Mancino del 1993 che, come anche la questura dovrebbe sapere, “condanna frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all’odio, alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali”.