Colpito il quartier generale del Mossad vicino a Tel Aviv
I paesi occidentali stanno arrotando i denti per aggredire l'ennesimo "Impero del male" che lo ostacola nel suo decadente e fallimentare progetto egemonico in quello che è diventato già un mondo multipolare.
Il lettore non si faccia ingannare dalla questione del nucleare iraniano, che è a tutti gli effetti una scusa, del tutto falsa, usata come casus belli. Sono decenni che gli USA ed Israele, con l'UE appresso, sognano di sovvertire la repubblica islamica.
La guerra tra Israele e Iran sta già prendendo la piega peggiore: quella per fare male a tutti. Nessuno escluso. Con il prezzo del petrolio che, nel malaugurato caso di un blocco dello Stretto di Hormuz, potrebbe arrivare anche a 150 dollari al barile. Uno dei missili lanciati dagli ayatollah, per rappresaglia, ha centrato una raffineria di petrolio, alle porte di Haifa. Tre vittime.
«Compra al suono dei cannoni, vendi al suono delle trombe». Lo disse Nathan Mayer Rothschild durante le guerre napoleoniche. Oltre due secoli dopo, il motto risuona ancora nelle Borse mondiali. I mercati temono l’incertezza, ma quando inizia la guerra vera e propria, allora la logica e il cinismo rimettono in moto gli investimenti.
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