Nonostante le minacce e gli allarmi su possibili attacchi o false flag, nessun leader ha ritirato la partecipazione. L’evento si trasforma in un banco di prova per l’asse Russia-Cina e l’influenza diplomatica di Zelensky.
I giovani cantano, colorati e belli, le loro parole di lotta. Le nostre, direi. Visto che loro guardano al futuro di tutti noi. Anche di quelli che vivono l’incantesimo del conformismo senza dubbi, nel divertimento ipnotico e senza memoria. Anche di quelli a cui va molto meno di cantare, per disillusione, per età, per le tante sconfitte della vita, per la fatica di spalancare il cuore alla meraviglia.
Il 50° anniversario della fine della guerra del Vietnam. Il 30 aprile 1975 la caduta di Saigon capitale Sud vietnamita in mano americana, la fuga degli occupanti e la fine della guerra. Il primo maggio il Vietnam unificato inizia la sua avventura sotto la guida comunista di Ho Chi min e oggi commercia con gli Stati Uniti, salvo dazi di Trump.