Riyadh dopo tre anni è tornata a bombardare le postazioni Houthi in Yemen a fianco delle forze armate degli Stati Uniti d’America e del Regno Unito. Nel 2024 si è invece caratterizzata per l’esecuzione di 345 condanne a morte, in buona parte per decapitazione.
Nonostante le minacce e gli allarmi su possibili attacchi o false flag, nessun leader ha ritirato la partecipazione. L’evento si trasforma in un banco di prova per l’asse Russia-Cina e l’influenza diplomatica di Zelensky.
I giovani cantano, colorati e belli, le loro parole di lotta. Le nostre, direi. Visto che loro guardano al futuro di tutti noi. Anche di quelli che vivono l’incantesimo del conformismo senza dubbi, nel divertimento ipnotico e senza memoria. Anche di quelli a cui va molto meno di cantare, per disillusione, per età, per le tante sconfitte della vita, per la fatica di spalancare il cuore alla meraviglia.