Cisgiordania pronta ad esplodere. Torture da parte di coloni ad un gruppo di palestinesi fatti prigionieri, denuncia Haaretz. Ed è proprio sulla West Bank a ridosso del fiume Giordano, che si sono sviluppati i prodromi dell’ultima crisi arabo-israeliana. La più devastante.
«La violenza dei coloni ebrei contro i palestinesi in Cisgiordania – titola il New York Times – è in forte aumento», mettendo così in evidenza uno degli aspetti meno reclamizzati di questa crisi epocale. Mentre tutta l’attenzione del pianeta, infatti, è rivolta verso Gaza, che rischia di essere ridotta a un cumulo di rovine fumanti, nel ‘fronte est’ i palestinesi continuano a morire per mano di civili ebrei esaltati.
Nella relazione tecnica della manovra, il governo è costretto ad ammettere che la Quota 103 sarà un fallimento, stimando pochissime adesioni.
La Quota 103 rivisitata che entrerà in vigore nel 2024 è destinata a essere un fallimento. E a dirlo è, nei fatti, lo stesso governo.
Troppe guerre -dopo l’Ucraina anche quella di Gaza- stanno mettendo in crisi il ‘motore armamenti’ che gira già al massimo, e che fonde e confonde la ‘difesa della democrazia’ con quella dei propri lauti guadagni. «Le guerre aumentano la domanda di armi, suscitando timori di carenza», titolava ieri il Wall Street Journal, riflettendo sul Medio Oriente.

