Circa tre settimane fa è stato pubblicato l’atteso Rapporto sul futuro della competitività europea, ad opera dell’ex Presidente di: Banca d’Italia, Banca Centrale Europea, del Consiglio italiano, Mario Draghi. Presentato da molti come un faro di luce che illumina con lungimiranza il tetro destino di un’Europa bloccata tra le pastoie dei suoi conflitti interni e di un’irragionevole austerità, il rapporto Draghi ci offre spunti molto interessanti per comprendere gli scenari che il capitalismo europeo si trova ad affrontare.
L’agonia di Stellantis: tutte le fabbriche ferme o al minimo. “Nel 2024 non produrremo più di 300mila auto”. Mai così poche dal 1957
Sarà un mese da dimenticare, segnato da impianti chiusi o che viaggeranno con il motore al minimo e solo per una manciata di giorni. Un periodo così nero non si era mai visto e riporterà l’Italia indietro di oltre sessant’anni, dritta al 1957, quando si produssero un numero di auto simili alle previsioni del 2024. Trecentomila o giù di lì, mai così poche da allora. Solo che quello fu un anno magico per la Fiat, con il lancio della prima 500.
Mentre sentiamo il rumore dei cingolati che entrano in Libano, mentre migliaia di persone in quella parte del mondo stanno piangendo i loro cari finiti sotto i bombardamenti israeliani, mentre Bibi Netanyahu rimonta nei sondaggi grazie ad una stampa internazionale che quando lo critica gli fa una carezza, mentre prosegue un assurdo conflitto nel cuore dell’Europa alimentato dalla propaganda bellicista delle maggiori testate occidentali, suonano come aria fresca e pulita le parole di Julian Assange al suo primo ritorno pubblico.
La data è ottobre, novembre o dicembre 2024, o forse inizio 2025. L’esercito israeliano ha appena lanciato una nuova operazione nel nord di Gaza – “Operazione Ordine e Pulizia”, la chiameremo. L’esercito ha ordinato l’evacuazione temporanea di tutti i residenti palestinesi a nord del corridoio di Netzarim “per la loro sicurezza personale”, spiegando che “si prevede che l’IDF intraprenda azioni significative a Gaza City nei prossimi giorni, e vuole evitare di danneggiare i civili”.
Israele-Iran, ecco i possibili obiettivi della rappresaglia di Tel Aviv: sistemi di difesa e impianti petroliferi, fino al timore per i siti nucleari
Caos treni, le opposizioni: “Salvini si occupa di tutto tranne dei trasporti”. Il ministro e l’Ad Donnarumma disertano l’evento sui regionali
L’ennesima mattinata di disagi per le ferrovie italiane riaccende le proteste contro il ministro dei Trasporti Matteo Salvini.
“Un guasto raro” ha mandato in tilt la circolazione di mezza Italia e ancora, nel primo pomeriggio, i viaggi non sono tornati regolari. “Il ministro si occupa di tutto tranne dell’emergenza trasporti”, ha protestato la segretaria Pd Elly Schlein. “Non è un mercoledì infausto, ma un semestre nero“, hanno rilanciato i deputati M5s.