Economia di guerra, bassi salari, taglio dei servizi e ora vogliono anche impedire la protesta. Il 19 ottobre in tutte le città organizziamo le mobilitazioni contro il ddl 1660
Hanno deciso di mettere tutte le risorse per l’industria bellica e la difesa mentre il paese subisce una pesante deindustrializzazione e la povertà si allarga. Hanno la sfacciataggine di raccontare che la prossima manovra Finanziaria non prevede sacrifici, ma fingono di non sapere che mentre i prezzi sono aumentati i salari sono rimasti fermi.
Nel 2023 record di indigenza per i minori (quasi 1,3 milioni), i lavoratori dipendenti e gli operai. La povertà assoluta aumenta al Nord. I dati Istat
Mai così tanti minori in povertà assoluta da quando vengono aggiornate le serie storiche: nel 2023 sono stati quasi 1,3 milioni, il 13,8% del totale. Record anche per i nuclei in cui la persona di riferimento è un lavoratore dipendente – l’incidenza ha toccato il 9%, in forte salita dall’8,3% del 2022 – e per il sottoinsieme che vede come “capofamiglia” un operaio: in quella platea l’indigenza raggiunge il 16,5% del totale, contro il 14,7% del 2022.
Aggressioni e incitazioni al nazi-fascismo, perquisiti dieci minori: “Una rete nazionale”. Avevano mazze, tirapugni, coltelli e machete
Una rete nazionale di minorenni che picchiava e incitava al nazi-fascismo.
La Polizia di Stato di Milano ha eseguito in tutt’Italia perquisizioni delegate dalla Procura dei Minori e da quella del Tribunale Ordinario nell’ambito di un’indagine contro l’incitamento alla violenza per motivi razziali. Le persone perquisite, dieci minorenni e due maggiorenni, sono tutte indagate per il reato di cui all’art.
Meloni: “Mai così tante risorse per la sanità”. Ma per l’opposizione è un bluff e medici ed infermieri insorgono
I fondi per la sanità assomigliano al gioco delle tre carte. Appaiono, scompaiono e riappaiono un anno dopo. Sta di fatto che, a quanto pare, per il 2025, i fondi aggiuntivi per un comparto già con l’acqua alla gola, saranno davvero pochi, appena 880 milioni di euro. Non bastano neppure per coprire i rincari dell’inflazione, di fatto, quindi, le risorse diminuiscono. Un taglio, né più né meno. Nel 2026 la sanità dovrebbe invece ricevere circa 3,2 miliardi.