Il tema della Difesa rimane spinoso per i dem. Schlein rompe col Pse ma nel suo partito molti non la seguono
Il “discorso sullo stato dell’Unione” più lungo degli ultimi decenni. In un’ora e quaranta minuti Donald Trump non si è risparmiato, mettendo in fila i cavalli di battaglia che lo hanno portato alla vittoria e che guidano la sfilza di provvedimenti adottati dal capo della Casa Bianca nelle prime settimane di regno incontrastato.
«L’Europa deve ridurre il suo stato sociale -avverte il Financial Times di ieri- se vuole costruire uno stato di guerra». Le ponderose analisi, i sofferti ripensamenti geopolitici che arrivano da Bruxelles in questi giorni, contro una temuta invasione russa, mettono definitivamente a soqquadro l’Unione. Inseguendo le napoleoniche paturnie di Macron che offre il suo arsenale nucleare come scudo l’Europa contro le brame di Putin, avido di sangue e di territori.
La tregua a Gaza ha le ore contate: Netanyahu e il nuovo capo dell’IDF assicurano che “la missione contro Hamas non è ancora terminata”
Sembrano ridursi di ora in ora le possibilità di un prolungamento della tregua nella Striscia di Gaza, con il governo israeliano che continua a lanciare segnali che lasciano presagire un’imminente ripresa delle ostilità con Hamas.
Forse per distrarre l’opinione pubblica dal faraonico fallimento – almeno ad oggi – della delocalizzazione dei centri di detenzione per migranti, in Albania, il ministro dell’Interno rilancia annunciando a breve, l’apertura di 5 nuovi Centri Permanenti per il Rimpatrio in territorio italiano.
Niente voto sul Piano di riarmo Ue. Von der Leyen teme la bocciatura e fugge dal Parlamento europeo. La premier oggi a Bruxelles senza aver prima riferito alle Camere sulla posizione del governo. E von der Leyen vuole bypassare l'Eurocamera