Una vera opposizione, ampia e popolare, non può che partire da qui: dalla difesa e dal rilancio della sanità pubblica e universalistica, asse democratico di coesione sociale, imprescindibile perché basato sull’uguaglianza.
Riarmo a tutti i costi, tra dubbi politici, di bilancio e il No ungherese alla guerra ucraina. Forzature politiche interne e molta ipocrisia per far apparire un’Europa militare Unita tutta da inventare. Una bandierina russa, dall’alto della mensa del Consiglio rappresenta il dubbio chiave sul riarmo Ue targato Von del Leyen. Le incognite della modifica del patto di stabilità solo sulle armi. L’austerità sarà più dura, pagano i cittadini. E resta il problema del debito pubblico. Europa sociale a pezzi
I deliri internazionali. Cominciamo da Trump e dal trumpismo. Trump si sapeva di che pasta fosse fatto, carta conosciuta come si dice: chi si meraviglia delle sue azioni, molto più incisive e concrete rispetto al primo mandato, o è stolto o è in malafede. Trump è stato riesumato, nonostante Capitol Hill e il suo pessimo primo mandato, soprattutto per il disastro dell’amministrazione Biden, nella politica interna ed economica degli Stati Uniti e nella politica estera che è quella che noi che non siamo americani guardiamo ovviamente con più attenzione.