Mark Rutte, ex premier olandese, è il nuovo segretario generale della Nato e subito promette: “Aumenteremo il nostro supporto all’Ucraina”. Rutte ha ufficialmente raccolto il testimone da Jens Stoltenberg, in carica da dieci anni. “Hai alzato l’asticella per il segretario generale”, dichiara Rutte e non per tutti è un apprezzamento condiviso. Nel frattempo, i problemi interni ucraini non solo militari, sembra esplodere tutto in un colpo con dimissioni imposte che falcidiano il mezzo governo che rimane.
Pioggia di missili su Israele, Netanyahu: ‘L’Iran la pagherà’. Nel mirino il sito nucleare di Tehran. Portaerei Usa verso il Golfo persico. Londra e Parigi: ‘anche le nostre forze sono intervenute contro la minaccia di Teheran’. Nuovi raid israeliani su Beirut. Nyt: distrutta la metà dell’arsenale della milizia sciita.
L’IRAN ATTACCA ISRAELE: LANCIATI 200 MISSILI. Contraerea in azione a Gerusalemme e Tel Aviv. Teheran: ‘Legittima risposta per Haniyeh e Nasrallah’
Nel giorno in cui l’esercito israeliano ha portato la guerra nel territorio libanese, è arrivata la lungamente annunciata rappresaglia iraniana per le morti di Hanyeh e Nasrallah: almeno due ondate di missili balistici contro le principali città.
Facevo fatica a capire lo strano fatto che nonostante i ripetuti inviti a fermarsi gli Stati Uniti "non riescano" a tenere a freno Israele. Ma forse qualcosa si chiarisca ricordando gli eventi degli anni '60 e '70 in Indonesia. Una dittatura brutale ha massacrato milioni di persone. Il mondo, compresi gli Stati Uniti, si indignava, condannava, e chiedeva di smettere. Ma di nascosto, ora si sa, gli Stati Uniti sostenevano il massacro, forse il più violento della seconda metà del secolo scorso, perché conveniva alla loro geopolitica.

