Attacchi continui, spedizioni punitive, saccheggi sistematici, ulivi sradicati, bestiame ucciso. La quotidianità per i palestinesi della Cisgiordania occupata. E non è iniziato il 7 ottobre 2023, precisa InsideOver, ma da quella data ha subito un’escalation brutale, con livelli di disumanità senza precedenti. Nel suo ultimo rapporto, l’OCHA, ‘Nazioni Unite per gli affari umanitari’, ha documentato oltre 220 feriti da gennaio 2025.
Tra il 27 maggio e il 3 giugno 2025, oltre 100 civili palestinesi sono stati uccisi e centinaia feriti mentre cercavano disperatamente cibo nei centri di distribuzione gestiti dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), un’organizzazione sostenuta da Israele e Stati Uniti.
La crescita economica globale sta rallentando più di quanto previsto. L’OCSE, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, rivede al ribasso le previsioni di solo pochi mesi fa. Dal 3,3% dell’anno scorso al 2,9% nel 2025 e 2026. Colpa della guerra commerciale, denuncia l’OCSE, avvertendo che se proseguisse le prospettive di crescita potrebbero diventare ancora più deboli.
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Il report di Archivio disarmo: 34 milioni di euro per sistemi di “navigazione aerea e spaziale”. Spesso mancano dettagli pubblici a causa delle clausole di “segretezza” consentite dalla legge 185/1990
Palestina. A Gaza è in corso la più feroce, organizzata, duratura operazione di sterminio di una popolazione a cui sia mai stato possibile assistere in diretta quotidiana. E un esperimento per l'Occidente che da venti mesi lascia che Israele proceda. Non c'è altro che valga la pena raccontare, se non la voglia di vita e la capacità di resistenza dei palestinesi