A Gaza ennesima strage di civili in coda per ricevere gli aiuti umanitari: 17 le vittime e 124 i feriti nei pressi del Corridoio di Netzarim
Un atto di pirateria internazionale l’assalto della marina militare israeliana della flottiglia che puntava su Gaza. «Questi volontari non sono soggetti alla giurisdizione israeliana e non possono essere criminalizzati per aver fornito aiuti o sfidato un blocco illegale: la loro detenzione è arbitraria, illegale e deve finire immediatamente»
Mondo di pazzi. «Il Segretario generale della Nato chiede un aumento del 400% delle difese aeree e missilistiche per contrastare la minaccia russa», titola il britannico Guardian, un drastico aumento della spesa militare «perché la minaccia russa non scomparirà nemmeno quando la guerra in Ucraina finita. Mentre la ministra Reeves avverte ‘Siamo già in guerra con la Russia’
Eu, Staff for Peace «Le nostre istanze vengono ignorate ma andiamo avanti: possiamo avere un impatto sui leader». A Bruxelles, informa Andrea Valdambrini, c’è un pezzo di società civile europea che si mobilita per Gaza. Sono i funzionari delle istituzioni che cercano di dare la sveglia ai vertici politici prigionieri dell’ipocrisia e della convenienza politica di mercato.
Il governo e la destra cantano vittoria perché invitando i loro elettori all'astensione hanno mantenuto in vigore il jobs act di Renzi. In questo apparente paradosso sta la verità di questo referendum.
La destra annuncia trionfante che l'Italia continuerà a essere il paese dei bassi salari, della precarietà, degli omicidi sul lavoro, del lavoro migrante ricattabile dai caporali. Festeggiano il loro essere al servizio dei più ricchi e potenti. dimostrando che quella della destra sociale era solo una leggenda.
Secondo il dipartimento di Stato statunitense, i giudici avrebbero approvato delle misure ‘politiche’ che prendono di mira specificatamente gli Stati Uniti e Israele, e che questo rappresenta un abuso del loro potere. E l’ordine delle sanzioni arriva direttamente dai ‘Padrone massimo’, Donald Trump, dopo che la Icc aveva emesso i mandati di arresto per il primo ministro israeliano Netanyahu e l’ex ministro della difesa Gallant, accusati di crimini di guerra.