Una nota di Palazzo Chigi annuncia la liberazione della giornalista dopo 20 giorni in carcere. Meloni sente la famiglia. Il direttore dell’Aise a Teheran per riprenderla. Alle 15.30 l’arrivo a Ciampino
Oltre 100 morti il bilancio dei primi violenti combattimenti nel nord della Siria tra alcuni dei gruppi ribelli oggi al potere. A scontrarsi tra le città di Manbij e Tal Rifaat, le ‘Syrian National Army’, milizie arabe armate dalla Turchia, e le ‘Forze Democratiche Siriane’, curdi finanziati e addestrati finora dagli Stati Uniti in chiave anti Isis. Golosità di vicini pericolosi e un’opposizione ad Assad rissosa e frammentata. Tra le partite strategiche, confronto chiave per il ruolo di ‘Potenze regionali’ tra Turchia e Israele
Israele/Palestina L’ultradestra di governo accelera l’annessione totale, i coloni assaltano i villaggi palestinesi dopo l’attacco armato di lunedì. A Gaza l’aviazione non dà tregua. L’Onu: «Punto di rottura» nella distribuzione degli aiuti umanitari
Tra lo zar Usa e lo zar russo però c’è una differenza sostanziale. A Washington è già cominciata la corsa per baciargli la pantofola
C’è uno zar a Washington. Lo zar americano non si è ancora insediato nelle sue funzioni da presidente ma ha passato gli ultimi giorni a minacciare la Nato – esattamente come quell’altro – non escludendo di usare la forza per prendere la Groenlandia.
Tutti ‘distratti. L’ambasciatrice Elisabetta Belloni annuncia di aver dato le dimissioni da direttrice del DIS, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, cioè il coordinamento amministrativo burocratico dei due servizi segreti operativi, Aise (sicurezza esterna) e Aisi (sicurezza interna). Di ‘simil spionaggio’, il Dis aveva soltanto la ’Cybersecurity’. Lo stesso giorno, scopriamo che il governo intenderebbe affidare la sicurezza delle comunicazioni strategiche italiane alla ‘Starlink’ dell’amico Elon Musk. Notizie separate così difficili da collegare tra loro?
Già lo scorso anno, ad aprile e poi in estate, decine di israeliani attivisti e simpatizzanti della destra religiosa si erano riuniti nei pressi di Haifa per invocare la colonizzazione del Libano del sud, oltre che di Gaza, e l’annessione della Cisgiordania.