Con l’avvento del nucleare, almeno per i suoi fautori, i costi dei generi elettrici sarebbero destinati a calare, eppure dove ci sono centrali nucleari la situazione è ben diversa da quella descritta
Alla fine, uno striminzito comunicato di cinque paragrafi, (dove è sparita qualsiasi menzione a un futuribile ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza), è stato il messaggio più efficace utilizzato per spiegare il vero motivo del vertice Nato nei Paesi Bassi: i soldi. Non si è morso di sicuro la lingua, Donald Trump, nel suo discorso fatto davanti a una platea di salivanti “alleati”, all’Aja.
Armati fino ai denti solo per compiacere Trump. La Nato si piega al presidente Usa: Sì al 5% del Pil in spese per la difesa
La Nato si piega a Trump: Sì al 5% del Pil in spese per la difesa.La Nato cede in tutto e per tutto a Trump: l'Alleanza si impegna a investire il 5% del Pil in spese per la difesa e la sicurezza.
Si è tenuto ieri, martedì 24 giugno, dal Pantheon a Piazza di Montecitorio, un breve corteo, organizzato dalla coalizione europea Stop Ream Europe conclusosi con un impressionante Die-in.
I circa duecento partecipanti si sono infatti stesi per terra nella Piazza antistante la Camera dei Deputati mentre veniva trasmessa la registrazione di un bombardamento a Gaza dell’aviazione Israeliana.
Giorgia Meloni cita gli antichi romani ma in realtà è solo una vassalla che paga il tributo all’impero.
L’aumento della spesa militare non serve alla sicurezza del paese ma solo a quella della Meloni che non vuole inimicarsi Trump, Ursula von der Leyen e la NATO.
Mano male che si proclamava sovranista!
Meloni citando gli antichi romani, cari al suo Mussolini che lasciò l’Italia in macerie, cestina il ripudio della guerra sancito dalla Costituzione.
Pane e piombo Le voci dei palestinesi di Gaza sopravvissuti al sistema omicida di distribuzione alimentare. Costretti dal blocco degli aiuti, sfidano le esecuzioni di massa: 500 uccisi in meno di un mese, 3mila feriti. «Sono stato colpito mentre fuggivo, un cecchino mi ha preso alla schiena. Sono vivo ma altri no. Sono tornati nelle sacche per cadaveri», racconta Mohammad Al-Basyouni

