Contro i «fascisti del terzo millennio». La kermesse replica al «raduno privato». L’iniziativa è stata organizzata da Anpi e 21 sigle con l’adesione di tanti sindaci
Il tanto atteso discorso di Xi Jinping al Forum per la cooperazione Cina-Africa non ha deluso le aspettative. Il presidente cinese ha annunciato che nei prossimi tre anni Pechino destinerà finanziamenti per 360 miliardi di yuan (oltre 50 miliardi di dollari) a progetti per la modernizzazione in Africa.
Vecchio presidente, nuovo governo Barnier di incerta maggioranza a destra, ma da oggi saranno le molte piazze francesi, molte, diverse, ma tutte molto arrabbiate, che la forzatura di Macron di non dare l’incarico per almeno provare a costituire un governo al partito più votato dai francesi, resterà prevaricazione imperdonabile.

Fiom: “Stellantis ha devastato Mirafiori, -83% di auto prodotte. Altra cassa integrazione in arrivo”. E anche l’indotto è sul piede di guerra
La produzione di auto nello stabilimento Stellantis di Mirafiori è crollata dell’83% rispetto ai primi otto mesi del 2023: una situazione “devastata” la definisce la Fiom-Cgil avvisando che “è in arrivo nuova cassa integrazione” visti i volumi attesi nelle prossime settimane per i modelli assegnati alla storica fabbrica torinese.
Le decisioni cruciali per l’economia di una grande nazione spesso dipendono da pochi indicatori. ieri, negli Usa, si aspettavano i dati sul mercato del lavoro. Un aumento consistente dell’occupazione, ‘il sistema tira”’. Salvo piccola furberie. La crescita c’è stata (circa 142 mila posti in più ad agosto), ma è stata inferiore a quanto si aspettavano gli specialisti, e sono stati corretti (al ribasso) anche i dati riguardanti giugno e luglio (86 mila lavoratori in più). Perché è importante? Perché sono tra i numeri che decideranno chi vincerà tra Harris e Trump.
La telenovela Boccia-Sangiuliano è finita Dimissionato il ministro, Meloni lo rimpiazza con il fedelissimo Giuli
Finisce la soap Sangiuliano-Boccia: Meloni dimissiona il ministro e affida il Mic a Giuli. Tra i timori di possibili nuove rivelazioni e il faro della Corte dei conti, Meloni scarica Sangiuliano e lo rimpiazza con Alessandro Giuli

