Competizione strategica globale fino agli estremi della ‘conflittualità convenzionale’, delle guerre ad alto tasso di armamenti, di distruzioni e di morti, vedi Ucraina e Medio Oriente. E come anticipa Valerio Sale nell’articolo precedente, l’Europa calcola di dover spendere 500 miliardi in più nei prossimi 10 anni per la difesa. Per comprare cosa? La realtà della base industriale europea della difesa, il tentativo di CeSI, il ‘Centro Studi Internazionali’. Non è argomento che piace, ma non aiuta la pace il far finta di ignorarlo.
Germania: il cancelliere Scholz licenzia il ministro delle Finanze Lindner. Doveva essere il prolungamento serale della riunione dell’esecutivo sullo stato dell’economia iniziata in tarda mattinata fra i lo scambio di9 sorrisi dei ministri e si è trasformata nella resa dei conti finale nella coalizione Semaforo che di fatto non esiste più dopo la clamorosa decisione del cancelliere Olaf Scholz comunicata in diretta televisiva a reti unificate a milioni di tedeschi poco dopo le 21.30.
Il prossimo presidente americano promette di fermare subito il conflitto fra Russia e Ucraina. Sul Medio Oriente del suo amico Natanyahu per il momento tace. Kiev fa buon viso a cattivo gioco, con grandi timori sul futuro degli aiuti economici e militari. Il Cremlino non esulta per evitare imbarazzi, e fino all’insediamento del nuovo presidente, l’esercito di Putin continuerà ad avanzare il più possibile, a prendersi più confini di un ‘cessate il fuoco’.
Tra i mille timori e misteri della prossima presidenza Trump, l’attualità irrisolta delle guerre in corso.