Papa Francesco è stato criticato per il suo pacifismo. Il motivo è la sua intervista in cui ha detto che l'Ucraina dovrebbe avere il coraggio di alzare "bandiera bianca" e accettare di porre fine al conflitto con la Russia, come riporta il quotidiano britannico The Guardian.
Il Canada e la Svezia hanno annunciato che ricominceranno a dare finanziamenti all’Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (UNRWA), dopo averli sospesi a fine gennaio, dopo le accuse israeliane di complicità dell0Agebzia Onu con Hamas, accusa contro 12 dipendenti su decine di migliaia decisamente strumentalizzata, con l’obiettivo di escludere le Nazioni Unite dalla quotidianità della questione palestinese.
Nei giorni scorsi, mentre l’attenzione pubblica era concentrata sulle vistose crepe aperte nella maggioranza dalle elezioni regionali in Sardegna, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto-legge in materia di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il mirabolante programma messo in piedi dall’Unione Europea per fronteggiare le conseguenze economiche della pandemia.
Oppure, quando e come uno Stato arriva a riconoscere un problema militare prima di arrivare alla sconfitta, o se preferite, i problemi politici a iniziare un sempre difficile percorso politico diplomatico, una trattativa ad evitare ulteriori perdite umane e distruzioni. Voi potete pensare all’attualità, ma ‘C’era una volta’ insegue la storia.
Con Giovanni Punzo che ci ricorda una frase molto nota e abusata (e altrettanto incompresa) che dice che «la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi». Ma – per l’una o per l’altra – i mezzi bisogna averli comunque. E sulla scia di Von Clausewitz, parte da lontano.
PALESTINA/ISRAELE. Il rapporto dell'agenzia delle Nazioni unite, sotto attacco: pestaggi, waterboarding, aggressioni con i cani, violenze sessuali, i metodi usati negli interrogatori. Israele: 450 impiegati sono miliziani. Ma non dà prove. Canada e Svezia riprendono i finanziamenti
Politica Italiana - Sanità
9 marzo 2020, scattava il lockdown nazionale. Il 21 febbraio 2020 era stato individuato il primo caso italiano di infezione da Covid-19. Erano giorni tremendi, di paura e sgomento. Ma anche di confusione, errori e di inconfessabili pressioni.
Israele vuole il caos. Lo titola Le Monde, cogliendo un elemento abbastanza evidente, ma nello stesso tempo inaccettabile e vergognosamente taciuto dai governi occidentali. O, per lo meno, segnalato politicamente con una lieve timidezza. Nella Striscia di Gaza si muore. Di bombe, di cecchini infami, di fame. E la superiorità morale per decenni dichiarata delle nostre democrazie svanisce nei silenzi imbarazzanti di fronte all’efferatezza, di fronte alla bizzarra politica degli Usa che armano a dismisura lo stato ebraico senza porsi troppi problemi rispetto ai crimini di guerra evidenti che vengono commessi, di fronte all’illegalità dell’occupazione e all’inchiesta della Corte internazionale di giustizia sul genocidio.
“Non condivido quello che dici, ma darò la vita affinché tu possa dirlo”. Questa massima, erroneamente attribuita a Voltaire, nello scorso decennio era diventata virale tra i liberali, che la utilizzavano a sproposito sui social come bandiera della propria superiorità morale.