Per il primo ministro Netanyahu, la guerra contro Hamas costituisce «una lotta per l’esistenza dello Stato ebraico», e la violenza della rappresaglia su Gaza l’esibizione della forza di Tsahal dopo l’umiliazione del 7 ottobre. Salvare Israele e la credibilità della sua forza militare, o cercare di nascondere il fallimento di una politica pluri decennale di prevaricazione anti palestinese dissennata e irresponsabile?
Secondo il Lazar Institute, l’80% degli israeliani, compreso il 69% che ha votato per il Likud, ritiene che Netanyahu sia il colpevole per l’attacco subito da Hamas.
Alcuni spunti di riflessione disordinati
Nessuno sostiene di voler allargare il conflitto in Medio Oriente ma molti lo istigano. Bombardamenti statunitensi in Siria, scontri a fuoco tra Israele ed Hezbollah. Mentre Netanyahu, dopo una pioggia di bombe senza precedenti, dà il via libera ai tank nelle strade di Gaza. Isolata dal resto del mondo, la Striscia lasciata sola dalla comunità internazionale alla vendetta di Israele.
È un periodo davvero difficile. Difficile informarsi, essere certi di ottenere una informazione corretta. Difficile reggere il peso di realtà così dolorose, complesse, complicate… La pandemia, l'invasione russa dell'Ucraina e ora l’orrore dell'attacco terroristico di Hamas che ha fatto strage di civili israeliani, molti dei quali impegnati per la pace e per i diritti dei palestinesi, ha preso in ostaggio donne, anziani, bambini. Hamas si è reso colpevole di uccisioni brutali, inumane, efferate.
Dalla casa intoccabile alla stangata firmata Meloni. Le destre cambiano idea anche sugli immobili e tra nuove tasse e bonus ridotti fanno cassa sui proprietari
La stangata sulla casa firmata Meloni: tasse più alte e penalizzazioni sui bonus. Con la manovra arriva una stangata sulla casa: dai bonus ridotti alle tasse più alte, passando per le penalizzazioni per chi ristruttura.
«Nei media, la crisi in Medio Oriente sta oscurando la guerra in Ucraina, mentre il terrorismo di matrice islamica torna di drammatica attualità. La legge dei media impone una gerarchia delle notizie, ma l’analisi politica consiglierebbe di contestualizzarle», suggerisce il Corriere.
RAPPORTO ISTAT SULLA POVERTÀ. I «poveri assoluti» erano 5,6 milioni nel 2022, come prima del «reddito di cittadinanza» istituito nel 2019. Le decisioni del governo Meloni che ha tagliato e rinominato il sussidio peggioreranno la situazione. E' urgente fare un bilancio di una misura che non ha fermato la povertà e ha funzionato molto meno per il lavoro povero. Serve una misura incondizionata all'interno di una generale trasformazione del Welfare