Se, prima della fine dell’anno, il Congresso non approverà altri stanziamenti, i dollari per l’Ucraina, e quindi per le armi, sono finiti. «Siamo senza soldi e quasi senza tempo», il preoccupato e il ricattatorio l’allarme di Biden attraverso la direttrice dell’Ufficio di gestione e budget della Casa Bianca. Obiettivo politico, ottenere altri 61 miliardi da gettare nella fornace aperta di una guerra, di cui non si vede né la fine né uno abbozzo di strategia per chiuderla.
Banca d’Italia ‘putiniana’? «Fino a pochi mesi or sono certe cose le dicevano solo ‘putiniani’ e ‘filo-russi’» l’incipit polemico di Analisi Difesa. Un rapporto della Banca d’Italia conferma i timori che l’interruzione delle forniture di gas dalla Russia dopo l’Ucraina e la guerra energetica con Mosca a colpi di sanzioni, ha provocato un indebolimento generale dell’economia e dell’industria europea. Con previsioni del Financial Times -altro insospettabile-, verso il peggio.
Alla Cop28 il gioco delle tre carte dei grandi della Terra: annunciano le rinnovabili, non abbandonano il fossile e puntano tutto sul nucleare
Il gioco delle tre carte alla Cop 28 di Dubai: rinnovabili, carbone e nucleare.
Sul primo fronte si alza l’asticella, ma ci sono ambizioni che non piacciono a tutti, India e Cina in primis. Usa e Francia, tra gli altri, vanno avanti contro il carbone, ma sul fronte dell’addio alle fossili non ci saranno grandi passi in avanti: sarà graduale e al massimo (ma non è neppure detto) riguarderà – appunto – solo il car