Mentre nel mondo si consumano tragicamente nuovi e vecchi scenari di devastazione e guerra e per milioni di persone il problema è svegliarsi al mattino vivi e con un tetto sopra la testa, nel nostro piccolo angolo di pianeta privilegiato la lotta dei forti contro i deboli del capitalismo globale mette sempre più a dura prova le condizioni di vita materiali delle classi subalterne esasperando le disuguaglianze sociali.
Stop all’invio di armi per la guerra in Ucraina; riconoscimento dello Stato Palestinese; revoca dell’accordo di cooperazione militare tra Italia e Israele; via l’Italia dalla Nato; tagliare le spese militari per finanziare le spese sociali; stop al genocidio a Gaza.
Il 4 novembre le guerre si fermano, non si festeggiano! Il 4 novembre manifestazione nazionale a Roma (ore 14.30 Piazza della Repubblica, è in corso trattativa con la Questura)
Nessuno ama gli smargiassi. O meglio: tutti amano gli smargiassi finché si mantengono a debita distanza dalle loro vite, o sono personaggi di fantasia, gente che un bravo sceneggiatore riempie e colora assegnando il giusto grado di luci e ombre, negatività e fragilità, quello che serve per renderlo umano. Lo smargiasso potente a volte fa il giro e diventa amato, amatissimo proprio in virtù del suo essere smargiasso (Silvio Berlusconi, non ti dimenticheremo mai. Purtroppo).