Dopo avere subito il devastante bombardamento israeliano di sabato, gli Houthi dallo Yemen hanno lanciato un missile sul porto di Eilat, per fortuna intercettato. Poi hanno diffuso la notizia di avere colpito ‘una nave americana nel Mar Rosso’. Errore di bandiera. La nave indicata è una porta-container con bandiera liberiana. Molto simile (da lontano) a quella degli Stati Uniti. Ma il segnale è chiaro: Mar Rosso e Golfo Persico, le vie marittime del petrolio sempre più a rischio per Israele e Occidente di copertura.
Ogni giorno, negli ultimi sette mesi, Anas Juha, 28 anni, e i suoi parenti superstiti hanno scavato nelle rovine della loro casa di famiglia nella speranza di trovare i resti dei loro cari scomparsi.
Il 6 dicembre, un singolo attacco aereo israeliano ha distrutto il loro edificio di cinque piani nel quartiere Al-Fayoumi di Gaza City, uccidendo 117 membri della famiglia. Cinquantasette corpi sono stati recuperati e identificati; altri 60 sono da allora rimasti intrappolati sotto le macerie.
Yemen, leader Houthi: “Tel Aviv non è sicura”. Missili verso Eilat e nave Usa colpita dopo il raid di Israele. Netanyahu vedrà Biden
MEDIORIENTE IN FIAMME
Nuove minacce a Tel Aviv dagli Houthi, che dopo l’attacco israeliano al porto di Hodeida avevano subito promesso di rispondere “con l’escalation all’escalation”.
Si terrà domani 22 luglio in Prefettura ad Arezzo, dopo l’annuncio dello stato di agitazione da parte dei sindacati NurSind, Nursing Up e Unione Sindacale di Base, il tentativo di conciliazione con la ASL Toscana Sud Est.
Torino, cronista picchiato davanti a un circolo di estrema destra. “Sei con noi?”, poi i calci. Il Pd: “Sciogliere i gruppi neofascisti”
Un cronista del quotidiano La Stampa, Andrea Joly, è stato aggredito ieri sera a Torino all’esterno di un locale chiamato Asso di Bastoni, frequentato da militanti di estrema destra.