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Verranno riportati in Italia 5 dei 49 migranti arrivati in Albania con la nave Cassiopea

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Il trasferimento di 49 migranti soccorsi in acque internazionali a sud di Lampedusa e portati in Albania a bordo del pattugliatore Cassiopea della Marina Militare italiana ha sollevato diverse criticità, come evidenziato dal Tavolo Asilo e Immigrazione, in missione in Albania per monitorare l'operazione. Cinque dei 49 migranti – quattro minorenni e un adulto vulnerabile – saranno riportati in Italia già nella serata dello stesso giorno. Si tratta di due migranti del Gambia, uno della Costa d’Avorio e due del Bangladesh. La valutazione della vulnerabilità dell'adulto è stata possibile grazie al lavoro di monitoraggio svolto dall’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati).

Le criticità emerse

Il Tavolo Asilo e Immigrazione ha denunciato gravi violazioni nel processo di accertamento della minore età e delle vulnerabilità, che avrebbe dovuto avvenire prima del trasferimento in Albania. Secondo il Protocollo italo-albanese, infatti, minori e persone vulnerabili non possono essere trasferiti in Albania. L’assenza dell’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) sulle navi ha impedito che questi accertamenti fossero effettuati in modo adeguato, rendendo il trasferimento illegittimo e determinando una privazione della libertà personale e una negazione del diritto all’accoglienza.

Il contesto

I 49 migranti trasferiti in Albania provengono principalmente dal Bangladesh, insieme a sei egiziani, una persona dalla Costa d’Avorio e una dal Gambia. Per i restanti 44 migranti, è iniziato l’iter di identificazione e screening sanitario al porto di Shengjin, dopodiché sono stati trasferiti nel centro di Gjader, dove attenderanno la decisione dei magistrati albanesi sul loro trattenimento.

Precedenti

Questa non è la prima volta che emergono criticità nel trasferimento di migranti in Albania. Nelle precedenti occasioni (ottobre e novembre 2023), alcuni migranti sono stati riportati in Italia dopo che sono state riscontrate vulnerabilità. Anche in questo caso, il trasferimento forzato ha sollevato dubbi sulla legittimità e sul rispetto dei diritti umani, soprattutto per quanto riguarda i minori e le persone vulnerabili.

Considerazioni

L’operazione evidenzia le difficoltà e le contraddizioni delle politiche migratorie italiane, in particolare nell’applicazione del Protocollo con l’Albania. La mancanza di un’adeguata valutazione preliminare delle condizioni dei migranti rischia di compromettere i loro diritti fondamentali, come il diritto all’accoglienza e alla protezione internazionale. Il Tavolo Asilo e Immigrazione ha sottolineato la necessità di garantire procedure trasparenti e rispettose delle norme internazionali, soprattutto quando si tratta di categorie vulnerabili come minori e persone con fragilità.

29/01/2025

Rifondazione Santa Fiora

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