23/10/2025
da Il Fatto Quotidiano
Ieri il Parlamento di Tel Aviv - la Knesset - in una votazione preliminare ha approvato una legge per applicare la sovranità di Israele in Cisgiordania, proprio nel giorno della visita del vice presidente americano JD
20:06
Incontro Netanyahu-Rubio: “Pace priorità ma abbiamo molte sfide”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato il segretario di Stato americano Marco Rubio alle 19 ora locale a Gerusalemme. Rubio si è detto “fiducioso e ottimista” sul mantenimento dell’accordo a Gaza. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto del consolidamento del cessate il fuoco nella Struscia di Gaza una “priorità assoluta”, ha dichiarato Rubio. Che sottolinea: “C’è ancora lavoro da fare”, ma “abbiamo fatto molti progressi. Abbiamo fatto l’incredibile una volta, non sarà facile”. “Vogliamo promuovere la pace”, ma allo stesso tempo “abbiamo molte sfide alla nostra sicurezza” da affrontare, ha aggiunto Netanyahu.
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22:26
Arrivati a Roma studenti universitari di Gaza. Tajani: “Futura classe dirigente palestinese”
Proveniente da Amman, è atterrato alle 20.27 all’aeroporto militare di Ciampino il primo dei due voli speciali della Guardia di Finanza con a bordo complessivamente 65 cittadini palestinesi provenienti dalla Striscia di Gaza. Sono, nel dettaglio, 49 studenti e ricercatori, accolti grazie a programmi di borse di studio presso atenei italiani, e un gruppo di 16 cittadini palestinesi per ricongiungimento familiare con parenti già in Italia. Venticinque studenti e nove familiari si fermano a Roma, mentre gli altri proseguiranno in serata per Milano, sempre a bordo dell’Atr 72 della Guardia di Finanza. Ad accoglierli a Ciampino, in rappresentanza del Governo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, che si è recata oggi in Giordania per accompagnarli in Italia. L’obiettivo, ha dichiarato Tajani, “è formare in Italia la futura classe dirigente palestinese”.
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20:11
Idf: “Uccisi otto terroristi coinvolti nel 7 ottobre”
L’esercito israeliano ha reso noto di aver “eliminato i terroristi responsabili del sequestro di Noa Argamani, Avinatan Or e Eitan Mor dal Nova Festival” il 7 ottobre 2023. “Ora è possibile rivelare che otto terroristi che si infiltrarono in territorio israeliano e presero parte al brutale massacro del 7 ottobre, tra cui alcuni esponenti chiave coinvolti nell’omicidio e nel sequestro di civili israeliani, sono stati eliminati dall’Idf e dallo Shin Bet”, si legge in un post dell’esercito su X senza spiegare quando siano stati uccisi. Tutti e tre gli ostaggi citati sono tornati vivi da Gaza: la prima in un’operazione dell’Idf nel giugno 2024, gli altri due sono stati liberati da Hamas la settimana scorsa in base all’accordo raggiunto con Israele.
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20:06
Incontro Netanyahu-Rubio: “Pace priorità ma abbiamo molte sfide”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato il segretario di Stato americano Marco Rubio alle 19 ora locale a Gerusalemme. Rubio si è detto “fiducioso e ottimista” sul mantenimento dell’accordo a Gaza. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto del consolidamento del cessate il fuoco nella Struscia di Gaza una “priorità assoluta”, ha dichiarato Rubio. Che sottolinea: “C’è ancora lavoro da fare”, ma “abbiamo fatto molti progressi. Abbiamo fatto l’incredibile una volta, non sarà facile”. “Vogliamo promuovere la pace”, ma allo stesso tempo “abbiamo molte sfide alla nostra sicurezza” da affrontare, ha aggiunto Netanyahu.
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20:02
Funzionario Usa: “Se Netanyahu manda all’aria l’accordo, Trump manda all’aria lui”
Il premier israeliano “Netanyahu sta camminando su un filo sottile con il presidente Trump. Se continua così, manderà all’aria l’accordo su Gaza. E se manderà all’aria l’accordo, Donald Trump manderà all’aria lui”. Lo ha detto un alto funzionario americano all’emittente israeliana Channel 12 dopo i diversi incidenti che si sono susseguiti durante la visita del vicepresidente JD Vance in Israele.
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18:00
Vance: “Hamas sarà disarmato da forza internazionale”
Il vicepresidente JD Vance ha dichiarato che sarà una forza di sicurezza internazionale, ancora da costituire, ad assumere la guida del disarmo di Hamas, una delle questioni più spinose per il raggiungimento di una pace duratura a Gaza. Vance ha parlato da Israele, al termine di una visita volta a consolidare un fragile cessate il fuoco tra Israele e Hamas. In un discorso ai giornalisti, Vance ha avvertito che il compito di disarmare Hamas – obiettivo cui il gruppo militante si oppone da tempo – “richiederà del tempo e dipenderà molto dalla composizione di tale forza”.
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17:59
Oms: “Per ricostruire sanità a Gaza servono almeno 7 miliardi”
Il costo totale della ricostruzione del sistema sanitario a Gaza necessiterà almeno di 7 miliardi di dollari, ha affermato oggi a Ginevra il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) Tedros Adhanom Ghebreyesus. I bisogni a Gaza – ha detto in un briefing per la stampa – sono immensi, con più di 170 mila persone ferite. Inoltre, “la fame e le malattie non si sono fermate e la vita dei bambini è ancora a rischio”. Le domande sul sistema sanitari sono enormi, ma “parti significative sono state distrutte o gravemente degradate, non ci sono ospedali pienamente funzionanti a Gaza e solo 14 su 36 funzionano, ci sono carenze critiche di azioni essenziali, attrezzature e operatori sanitari”. L’Oms – ha aggiunto – si sta concentrando sulla risposta alle attuali esigenze sanitarie, ma anche per pianificare la ricostruzione a lungo termine del sistema sanitario di Gaza. A breve termine il piano di 60 giorni richiede 45.000.000 di dollari, ma il costo totale per la ricostruzione del sistema sanitario sarà di almeno 7 miliardi di dollari, ha detto Tedros. Da quando il cessate il fuoco è entrato in vigore, l’Oms ha inviato più forniture mediche agli ospedali, schierato ulteriori team medici di emergenza e intensificato le evacuazioni mediche. Il flusso di aiuti è aumentato, ma è ancora solo una frazione di ciò che è necessario, ha ammonito ribadendo l’appello per l’apertura di tutti i valichi di accesso.
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17:48
Incontro tra Hamas e Fatah su futuro di Gaza
Una delegazione di Hamas, guidata dal capo negoziatore Khalil Al-Hayya, sta incontrando al Cairo una delegazione di Fatah, che include il vice di Abu Mazen, Hussein Al-Sheikh, ed il capo dell’intelligence, Majed Faraj. Lo ha riferito la tv egiziana Cairo News, secondo la quale le parti stanno discutendo della “situazione nazionale in generale e degli accordi post-guerra nella Striscia di Gaza”.
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17:03
Ben Gvir replica a Trump: “Israele è Stato sovrano”
“Israele è uno Stato sovrano e indipendente” e “i membri della Knesset votano a propria discrezione“. Così il ministro della Sicurezza nazionale di Israele Itamar Ben Gvir ha commentato in un post sui social media l’intervista rilasciata da Donald Trump a Time Magazine, in cui il presidente americano ha detto di opporsi all’annessione della Cisgiordania. Secondo Trump un’eventuale annessione farebbe perdere a Israele tutto il sostegno degli Stati Uniti. “Ma non avverrà – ha assicurato il presidente americano- ho dato la mia parola ai Paesi arabi”.
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16:44
Smotrich si scusa con Riad per avere detto “continuate a cavalcare i cammelli”
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich si è scusato per la dichiarazione “infelice” rivolta nelle scorse ore all’Arabia Saudita. “Se l’Arabia Saudita ci dice che la normalizzazione è in cambio di uno Stato palestinese, allora no grazie, amici miei. Continuate a cavalcare i vostri cammelli nel deserto saudita”, aveva detto il leader dell’estrema destra religiosa. In seguito alle polemiche, Smotrich ha definito la frase “infelice” e ha dichiarato di “rammaricarsi per l’insulto che ha causato”. Tuttavia, ha ribadito di aspettarsi che Riad non “neghi l’eredità, la tradizione e i diritti del popolo ebraico” in Cisgiordania, definita dal ministro “la patria storica degli ebrei”.
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16:38
Oms: “Situazione a Gaza rimane catastrofica, nessun miglioramento”
Gli aiuti umanitari che arrivano nella Striscia di Gaza sono “insufficienti” e non hanno permesso un miglioramento della situazione in questo territorio palestinese afflitto dalla carestia: lo ha affermato l‘Organizzazione Mondiale della Sanità. “La fame è ancora presente perché non c’è abbastanza cibo” che entra nella Striscia di Gaza dall’entrata in vigore del cessate il fuoco e “la situazione rimane catastrofica“, ha dichiarato ai giornalisti il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
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16:13
Trump: “Sto decidendo se appoggiare scarcerazione di Barghouti”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato che sta decidendo se appoggiare o meno la scarcerazione di Marwan Barghouti, il leader palestinese da 23 anni rinchiuso in una prigione israeliana. “Mi sono trovato letteralmente di fronte a questa domanda circa 15 minuti prima che mi chiamaste – ha affermato in un’intervista rilasciata al Time il 15 ottobre e diffusa oggi – Era quella la domanda. Era la mia domanda del giorno. Quindi prenderò una decisione“. Riferendosi poi ai palestinesi, il presidente ha evidenziato che “al momento non hanno un leader, almeno un leader visibile, e in realtà non lo vogliono, perché tutti i leader sono stati uccisi. Non è un lavoro molto ambito”.
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15:54
Trump: “Andrò a Gaza per il board of peace”
“Lo farò”. Così Donald Trump ha risposto ad una domanda del Time su un possibile viaggio a Gaza. “C’è il board of peace, mi hanno chiesto di esserne il presidente, non lo volevo fare”, ha aggiunto il tycoon.
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15:51
Netanyahu ordina stop all’iter delle legge sull’annessione
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ordinato al governo di fermare l’iter della legge sull’annessione della Cisgiordania fino a nuove disposizioni. Lo ha riferito il sito di Haaretz. In precedenza il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, aveva definito il voto della Knesset “una mossa politica dell’opposizione” per “cercare di mettere in imbarazzo il governo durante la visita del vice presidente Jd Vance”, mentre il presidente, Donald Trump, ha chiarito che l’annessione “non avverrà” e che, se Israele andasse avanti con i suoi piani, perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti.
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15:50
Sa’ar: “Ok ad annessione è mossa dell’opposizione”
Il governo israeliano si oppone alla legge sulla sovranità di Israele in Cisgiordania, approvata ieri in forma preliminare dalla Knesset. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, che ha definito il voto “una mossa politica dell’opposizione“, mentre il presidente, Donald Trump, in un’intervista a Time ha chiarito che l’annessione “non avverrà” e che, se Israele andasse avanti con i suoi piani, perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti. Sa’ar, che un mese fa pubblicamente aveva lanciato l’idea di annettere gli insediamenti, ha risposto che “il governo non ha partecipato al voto, e questo dimostra il nostro approccio” a una domanda che gli è stata rivolta nel corso di una conferenza stampa a Gerusalemme con la sua omologa albanese, Elisa Spiropali. “Si è trattato di una mossa politica dell’opposizione per cercare di mettere in imbarazzo il governo durante la visita del vice presidente Jd Vance“, ha aggiunto. “Ma posso assicurarvi che si è trattato di una lettura preliminare e che non potrà essere portata avanti senza il sostegno del governo israeliano. Non si trattava di una proposta di legge presentata alla Knesset dal governo”, ha chiarito.
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15:00
Cosa ha approvato ieri il parlamento israeliano e chi lo ha votato
La Knesset ha approvato una legge per applicare la sovranità di Israele in Cisgiordania. Al momento si tratta di una votazione preliminare. Nel voto procedurale, che avviene prima delle tre votazioni necessarie per l’approvazione di una legge alla Knesset, la misura, proposta di Avi Moaz, unico deputato del partito dell’estrema destra Noam, è passata con 25 sì e 24 no. Il passaggio della misura costituisce un imbarazzo per Benjamin Netanyahu, che aveva dato istruzioni ai deputati del suo partito di opporsi alla legge sull’annessione della Cisgiordania. Un deputato del Likud, Yuli Edelstein, non ha però seguito le indicazioni del premier esprimendo il sì decisivo a far passare la votazione procedurale alla legge che potenzialmente rischia di aprire una crisi con l’amministrazione Trump che si oppone all’annessione. La proposta di legge, sostenuta dal partito di estrema destra Otzma Yehudit e dai partiti del Sionismo religioso, afferma che “lo Stato di Israele applicherà le sue leggi e sovranità sugli insediamenti in Giudea e Samaria, per stabilire lo status di queste aree come parti inseparabili della sovranità dello Stato di Israele”. “Applicando la sovranità sulla Giudea e Samaria, facciamo una correzione da tempo necessaria”, ha dichiarato Maoz. È poi anche passata, con una maggioranza più consistente di 32 sì e 9 no, la proposta di legge, presentata da Avigdor Lieberman di Yisrael Beiteinu, di estendere la sovranità israeliana sull’insediamento di Màaleh Adumim, nei pressi di Gerusalemme.
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14:53
Trump: “Se Hamas non rispetta accordo sarà nei guai”
Se Hamas non rispetta l’accordo sul cessate il fuoco, la consegna dei cadaveri degli ostaggi e le armi “sarà nei guai”. Lo ha affermato il presidente americano, Donald Trump, in un’intervista al Time Magazine. Secondo il presidente americano gli ostaggi hanno giocato “a svantaggio” di Hamas che, “negli ultimi due mesi” ha iniziato a considerarli come “un peso”.
14:30
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Trump: “Con annessione Cisgiordania Israele perderebbe sostegno Usa”
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato in un’intervista a Time Magazine di aver esercitato pressioni su Benjamin Netanyahu per accettare l’accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di opporsi all’annessione della Cisgiordania. Un’eventuale annessione farebbe perdere a Israele tutto il sostegno degli Stati Uniti. “Ma non avverrà – ha assicurato il tycoon – perchè ho dato la mia parola ai paesi arabi”. “Non accadrà. Israele perderebbe tutto il sostegno degli Stati Uniti se ciò accadesse”, ha avvertito.
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14:28
Rubio: “Valutiamo mandato Onu per forze straniere a Gaza”
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio, atteso in Israele, ha dichiarato che l’amministrazione Trump sta valutando la possibilità di richiedere un mandato alle Nazioni Unite per l’invio di una forza di sicurezza internazionale a Gaza. Lo riporta il New York Times. Parlando ai giornalisti prima di partire dalla Joint Base di Andrews, Rubio ha affermato che “rivolgersi potenzialmente all’Onu e ottenere il mandato internazionale” è un passo avanti verso la “costruzione di forze di sicurezza di difesa internazionali”.
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14:27
Trump: “Netanyahu l’ho fermato io, avrebbe continuato”
“Bibi, non puoi combattere il mondo. Puoi combattere battaglie individuali, ma il mondo è contro di te. E Israele è un posto molto piccolo rispetto al mondo.” Così Donald Trump si è rivolto al premier israeliano per convincerlo a fermare la guerra a Gaza, secondo quanto raccontato dal presidente in un’intervista al Time pubblicata oggi ma registrata il 15 ottobre. “Avrebbe continuato. Sarebbe andato avanti per anni”, ha ggiunto. “Quando ha commesso quell’errore tattico, quello in Qatar, è stato terribile ma in realtà, e l’ho detto all’emiro, questa è stata una delle cose che ci ha uniti tutti”, ha detto ancora Trump.
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14:26
Tajani: “Annessione mette a repentaglio progressi”
“Condivido le parole del segretario di Stato Marco Rubio. È una decisione che mette a repentaglio i progressi che si devono fare per trasformare la tregua in pace. Condivido le parole del segretario di Stato Rubio”. Così a Napoli il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha risposto a chi gli chiedeva in merito alle dichiarazione del segretario di Stato statunitense sull’annessione della Cisgiordania.
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13:36
Vance: “Cisgiordania non sarà annessa”
“La politica dell’amministrazione Trump è che la Cisgiordania non sarà annessa da Israele”. Lo ha affermato il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D. Vance criticando il voto della Knesset, il parlamento israeliano, sull’annessione della Cisgiordania. Vance ha parlato sulla pista dell’aeroporto internazionale di Tel Aviv prima di partire al termine della sua visita in Israele.

