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Rivolta interna Ue: basta silenzio e inazione sul genocidio a Gaza

Rivolta interna Ue: basta silenzio e inazione sul genocidio a Gaza

1.400 funzionari che lavorano nelle istituzioni Ue rompono il silenzio e scrivono alla Commissione: in gioco la credibilità dell’Europa. E la vicepresidente Ribera per la prima volta pronuncia la parola chiave pur cercando di limitarne il peso: «A Gaza molto vicini al genocidio». Qualcosa, in attesa di sentire la denuncia del genocidio in corso dalla presidente Von der Leyen.

Esitazioni ed opportunismi politici poco nobili

Di fronte all’esitante risposta Ue sulla situazione a Gaza, la Commissione Europea si ritrova lacerata al suo interno con tanto di rivolta interna di tantissimi funzionari comunitari. «Se non è genocidio, diciamo che somiglia molto alla definizione che se ne dà», ha dichiarato a Politico.eu la vicepresidente della Commissione Teresa Ribera, in aperto contrasto con la prudenza della presidente Ursula von der Leyen.

Credibilità e leadership morale dell’Ue

Circa 1.400 funzionari delle istituzioni Ue hanno inviato una lettera a Von der Leyen e all’Alto rappresentante Kaja Kallas. Quanto accade a Gaza, scrivono, è «un test cruciale per le fondamenta morali e politiche della nostra Unione». Adesso «vi esortiamo con urgenza a intraprendere, a nome dell’Ue, un’azione immediata per premere su Israele». Il tutto chiedendo misure dure: sanzioni dirette e sospensione di ogni cooperazione con Israele e stop ai fondi previsti. In gioco «la credibilità e la leadership morale» dell’Ue.

Diritto internazionale a intensità variabile

Di fronte a una piena violazione del diritto internazionale, dall’Ue non sono arrivate azioni concrete che, nella denuncia dei firmatari della lettera, li fa sentire complici del massacro. La Commissione conferma la ricezione della missiva, ma senza risposta su quanto richiesto e sulle osservazioni critiche largamente diffusi tra le opinioni pubbliche dei 27. Sola risposta, quella burocratica e con toni minacciosi verso i firmatari.

  • «I funzionari Ue hanno l’obbligo di rispettare i principi di imparzialità e lealtà all’Unione, astenendosi da azioni o comportamenti che possano riflettersi negativamente sulla loro posizione». «I servizi competenti della Commissione valuteranno e affronteranno la situazione». Quella di Israele a Gaza o quelle dei 1400 indignati interni?

09/08/2025

da Remocontro

Remocontro

 

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