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Raggiunto il colmo dell’assurdo con il bombardamento dell’Iran da parte degli USA

Raggiunto il colmo dell’assurdo con il bombardamento dell’Iran da parte degli USA

I terribili disastri che il Presidente USA ha fatto in solo sei mesi nel mondo (Ucraina, Groenlandia, Panama, Palestina,  Canada, Messico,  ritiro degli USA  dall’OMS, rinnovato rigetto degli Accordi di Parigi, guerra disordinata  dei dazi commerciali mondiali) sono sconvolgenti.

Lo stesso dicasi  dei disastri  in casa (deportazione di  immigrati,  imprigionamento degli  avversari politici, rigetto delle  sentenze di giudici non  conforme ai suoi interessi, corruzione, repressione delle manifestazioni  cittadine di massa  contro le sue politiche). 

Ed ora, l’attacco contro l’Iran secondo il copione tragico della distruzione dell’Iraq e l’uccisione di Hussein, quello della Libia con l’uccisione di Gheddafi… per non parlare dell’Afghanistan, della Siria.

Pochi giorni fa, il capo supremo degli Stati Uniti ha avuto l’indecenza di affermare in pubblico “ non abbiamo ancora deciso di ucciderlo, per il momento” (facendo riferimento al  capo supremo dell’Iran). Non ci sono parole per qualificare questa  dichiarazione criminale. Quel che  è più sconvolgente è che ciò possa accadere, a mia conoscenza,  senza alcuna dichiarazione di dissenso o di condanna da parte di altri leader politici  e autorità morali. 

Qui sta  il senso della perversità assurda ma cosciente  dei dirigenti dominanti specie occidentali: essi giustificano pubblicamente,  cioè invocano la giustizia, per commettere l’ingiustizia della  violenza, del  fare la guerra ad un altro Stato, affermando che l’Iran non può né deve  possedere l’arma nucleare perché ciò costituirebbe un grave pericolo per la sicurezza  regionale e mondiale. L’invocazione viene proprio   dai leader di  Stati nucleari (gli USA e Israele lo sono) o dai loro alleati (per esempio, i membri della NATO), affermando cosi che la loro arma  nucleare non è affatto un pericolo… ed hanno quindi il diritto di possederla e di vietarla  agli altri Stati.

Il leader  più violento e “fuorilegge”, oltre il primo ministro d’Israele,  è proprio il presidente USA che punisce l’Iran nel mentre gli USA si sono sempre opposti con forza  all’idea di un Trattato  internazionale ONU di Proibizione delle armi nucleari. Il Trattato  è stato approvato  ed  entrato in vigore come legge internazionale nel 2021 perché i Parlamenti di più di 60 Stati lo hanno ratificato. Gli USA  continuano a rigettarlo con disprezzo pur essendo il primo e unico paese che  ha usato la bomba atomica per massacrare gli abitanti  delle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. 

A 24 ore dai bombardamenti contro l’Iran, i leader europei  non hanno preso le distanze  dall’operato degli USA, mantenendo la  loro sottomissione al capo dell’Occidente e preferendo continuare a parlare del “pericolo iraniano”.

E’ possibile immaginare che il resto del mondo sia capace a breve o medio termine  di mettere fine all’operato di Trump e di Netanyahu?  Sarebbe un buon punto di partenza se alcuni leader “occidentali” cominciassero a esprimere  pubblicamente il loro  dissenso  e la loro condanna della guerra contro l’Iran. C‘è limite a tutto , anche alla perversità degli Stati dominanti.  

23/06/2025

da Pressenza

Riccardo Petrella

Riccardo Petrella è un economista e politologo italiano, laureato honoris causa da otto università: in Svezia, Danimarca, Belgio (x2), Canada, Francia (x2), Argentina.

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