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Presidio nei porti liguri contro carico per Israele della Cosco Pisces

Presidio nei porti liguri contro carico per Israele della Cosco Pisces

Il 16 e 17 luglio 2025 i portuali del Pireo hanno impedito lo sbarco di cinque container carichi con 75 tonnellate di acciaio militare dalla portacontainer nave Cosco Pisces destinati alla Israel Military Industries. Il presidio permanente è stato organizzato dal sindacato dei portuali Ενεδεπ, dopo che i container vennero trasferiti dalla Ever Golden. La Cosco Pisces è poi ripartita dal Pireo il 21 luglio senza scaricare i container e ora è diretta verso La Spezia, dove dovrebbe arrivare la mattina del 25 luglio. Ciò ha spinto il sindacato di base Usb a proclamare una mobilitazione. “Al momento in cui scriviamo, non risultano attività di scarico previste dei container incriminati né altre attività di carico di altro materiale bellico nei due porti liguri, ma seguiremo con la massima attenzione l'evoluzione delle operazioni”, scrive il sindacato.

Usb però ammonisce che “nel caso la situazione dovesse cambiare e risultasse il coinvolgimento di portuali nelle operazioni di carico e scarico di questo materiale, USB Mare e Porti è pronto a dichiarare immediato sciopero rispetto queste attività”. In tutti i casi, la mattina del 25 luglio alcuni attivisti parteciperanno a un presidio davanti al Comune di Genova perché “il nostro porto deve essere dichiarato off limits per le navi dirette o provenienti da Israele, affiancandoci in questa battaglia di pace e di civiltà contro il genocidio in Palestina, così come per qualsiasi altro luogo di guerra”. Nel pomeriggio ci sarà un’assemblea “per denunciare il progetto di trasformare la diga foranea in una enorme infrastruttura di guerra grazie ai soldi stanziati per il riarmo e sottratti ai servizi essenziali”.

Questa è solo l’ultima di una serie di mobilitazioni europee contro l’imbarco e lo sbarco di materiale militare destinato a Israele. Una serie iniziata sempre al Pireo il 18 ottobre 2024, quando i portuali impedirono l’imbarco di un container con 22 tonnellate di munizioni sulla Marla Bull. A giugno ci sono state tre iniziative: il 4 a Marsiglia Fos, dove il sindacato Cgt ha posto “sotto sequestro operaio” 19 pallet di componenti di mitragliatrici; il 6 quando il sindacato Calp-Usb ha ispezionato a Genova la Zim Contship Era, senza però trovare carichi militare; dall’8 al 9 quando a Salerno la Filt e l'Usb hanno fatto deviare un’altra portacontainer Zim.

Altre iniziative si sono svolte a Barcellona, dove l’11 luglio è stata annullata la spedizione di 122 tonnellate d’acciaio e in Svezia dove il sindacato Sdu ha attuato un blocco nazionale di sei giorni, tra gennaio e febbraio, su tutti i traffici militari con Israele. Inoltre il 21 luglio il Governo maltese ha vietato l’ingresso della nave olandese Eendracht, che trasportava 75 tonnellate di componenti missilistici destinati all’Imi.

24/07/2025

da Trasporto Europa

Redazione

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