Il dolce simbolo ad essere colpito è la barretta di cioccolato e caramello Mars che ‘costa troppo’ e la Russia la toglie dal mercato. Prodotta per la prima volta nel 1932, simbolo dell’Occidente, viaggiava in ogni continente. Ma la nuova America tra dazi e sanzioni alleate, la rende troppo amara in Russia.
Dolciumi amari per le tasche (e non solo)
Nel prossimo futuro non sarà più venduta nei supermercati in Russia. Infatti, ‘X5’, il più grande rivenditore di generi alimentari al dettaglio che opera sullo sconfinato territorio dalla Carelia alla Chukotka che vanta ben 28.301 punti vendita, ha deciso di bloccare le spedizioni verso i suoi negozi e supermercati. La decisione è stata presa a causa della discrepanza tra i termini e le condizioni offerti dal fornitore e i principi di determinazione dei ‘prezzi equi’.
‘Prezzi equi’, e pensando a casa, non sai se ridere o piangere
«Durante le trattative non è stato possibile raggiungere accordi reciprocamente accettabili che riflettessero i volumi effettivi degli acquisti e la natura a lungo termine della cooperazione – spiegano da X5 –. Secondo le analisi, i prezzi di acquisto proposti da Mars superano significativamente i parametri di riferimento di mercato e non soddisfano le aspettative di una cooperazione ‘in buona fede’ tra i principali operatori del settore. Siamo convinti che aumentare artificialmente il costo dei beni sia inaccettabile in un contesto di elevata sensibilità dei consumatori al prezzo».
Le prepotenze dei marchi
Il rivenditore X5 ha bloccato le spedizioni anche di caramelle, dalle sfuse alle confezionate, le barrette di cioccolato, i confetti (tra essi i famosi M&M’s) e le gomme da masticare (Orbit). È stato stimato che i prodotti del gruppo Mars si esauriranno le scorte entro i prossimi due mesi. «Non c’è rischio di scaffali vuoti, i prodotti Mars rimanenti si esauriranno e saranno sostituiti con prodotti simili di altri produttori», assicurano dal gruppo X5.
C’eravamo tanto amati
Mars aveva iniziato ad operare sul mercato russo nel 1991 – il personale aveva superato anche quota 6000 dipendenti – con la fondazione della società ‘Master Foods’, attiva nella vendita di dolciumi e mangimi per animali (M&M’s, Mars, Snickers, Whiskas, Pedigree). Nel 1995, il primo complesso produttivo dell’azienda è stato inaugurato a Stupino nella zona di Mosca.
E ci siamo poi lasciati…
In Russia non ci sono difficoltà a sostituire prodotti stranieri con marchi e prodotti locali. Il primo importante marchio che ha lasciato la Russia dopo l’intervento militare in Ucraina è stato McDonald’s. In meno di due mesi, oltre dodici anni tra contatti e diplomazia per farlo sbarcare nell’allora Unione Sovietica (31 gennaio 1990), sono diventati storia. Il simbolo della gigantesca ‘M’ gialla è stato sostituito da un punto rosso con accanto, sul lato destro, due bastoni inclinati di colore arancione (.\\). Dal 12 giugno del 2022 gli oltre 850 locali lasciati dalla catena americana sono diventati ‘Vkusno i Tochka’ (‘Buono e Basta’).
Dagli hamburger ai social
Ma non solo. RuTube, per esempio, è l’alternativa russa a YouTube, VKontakte è il social più diffuso in Russia ed è un clone di Facebook, il motore di ricerca più usato non è Google, ma Yandex, anch’esso di proprietà russa. Per quanto concerne la pubblicità su Instagram e Facebook, dal primo settembre sarà vietata in Russia. La misura fa parte di un inasprimento delle normative per limitare l’influenza delle piattaforme straniere, considerate non conformi alle leggi russe.
Regole e piattaforme locali
L’obiettivo è rafforzare le piattaforme locali e limitare l’influenza occidentale. Il presidente della Duma di Stato, Vyacheslav Volodin, ha affermato che i russi, inserendo annunci pubblicitari sui social network vietati, sostengono inconsapevolmente coloro che perseguono politiche ostili nei confronti della Russia e finanziano la diffusione di valori alieni. Il divieto si applica a tutti i tipi di pubblicità, compresi i post e le storie degli influencer. Già definite anche le multe. Per persone fisiche da 2.000 a 2.500 rubli (fino a 27 euro), per persone giuridiche da 100.000 a 500.000 rubli (da 1.100 a 5.400 euro).
27/07/2025
da Remocontro