Due giornalisti della stessa testata (particolarmente indigesta al governo) sono stati spiati in ogni loro mossa
Da ieri sappiamo che nella redazione di Fanpage non c’era solo il direttore intercettato con lo spyware Graphite dell’azienda israeliana Paragon Solutions. Anche il giornalista Ciro Pellegrino ha avuto conferma che l’avviso arrivatogli da Apple non mentiva: il più importante laboratorio di analisi del mondo ha ritrovato tracce del software israeliano nel suo telefono. Due giornalisti della stessa testata (particolarmente indigesta al governo) sono stati spiati in ogni loro mossa.
A Bruxelles hanno strabuzzato gli occhi. Paragon, qualche giorno fa, ha confermato di poter scoprire in breve tempo chi ha puntato i giornalisti, ma racconta che al governo non interessava fare chiarezza. Il governo nega. Potrebbe chiedere chiarezza oggi, subito. Potrebbe dire una parola la presidente del Consiglio, potrebbe dire qualcosa anche il presidente della Repubblica. Aspettiamo fiduciosi.
Da ieri, però, sappiamo anche che il Copasir, il comitato parlamentare che si occupa dei rapporti con i servizi segreti, ha vergato una relazione che è carta straccia — per usare un eufemismo. Hanno messo in dubbio le analisi del più importante laboratorio al mondo sul telefono del direttore di Fanpage, Francesco Cancellato. Hanno ignorato il caso di Ciro Pellegrino. Hanno, di fatto, corroborato l’omertà del governo.
Il Copasir è guidato dal deputato del Pd Lorenzo Guerini. La relazione è stata votata all’unanimità, quindi anche da M5S, Italia Viva e Azione. Il giornalista meloniano Italo Bocchino dice di «non avere dubbi» su Guerini. Non avevamo dubbi. Ma che ne pensano Elly Schlein e Giuseppe Conte? Anche perché sullo sfondo c’è un altro giornalista (forse due) spiato, che consentirebbe di scoprire esecutore e mandanti dello spionaggio. E a quel punto la figuraccia diventerebbe un disastro.
13/06/2025
da Left