ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

Iran senza bomba, editorialisti senza vergogna

Iran senza bomba, editorialisti senza vergogna

Tolto l’alibi della bomba nucleare che non c’è, qualcuno potrebbe dire che Israele attacchi per legittima difesa. Solo che il diritto internazionale è una cosa molto più seria delle simulazioni dei criminali di guerra

Bisogna partire da qui, almeno per riconoscere, in questo caos bellicista, quali siano le voci da prendere sul serio.

“Siamo arrivati alla conclusione di non poter affermare che al momento ci sia stato alcuno sforzo sistematico in Iran per cercare di sviluppare un’arma nucleare.” Lo ha detto ieri a Sky News il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, secondo cui il rapporto presentato nei giorni scorsi – e usato da Israele per giustificare l’attacco contro Teheran – afferma che l’Iran sta arricchendo l’uranio al 60%, unico Paese al mondo a farlo, e che “questo è un elemento di preoccupazione”. Ma, ha aggiunto, “dire che stanno costruendo un’arma nucleare… non abbiamo detto questo”.

Quindi gran parte degli editoriali, degli articoli e dei dibattiti che vi siete sorbiti in questi giorni sono “una cagata pazzesca”, come direbbe Fantozzi. Solo che le cagate pazzesche, in quest’epoca, tirano moltissimo. Costruiscono addirittura stimatissimi opinionisti che verrebbero derisi perfino al bar della bocciofila, eppure imperversano sulle reti e sui giornali più popolari.

Tolto l’alibi della bomba nucleare che non c’è, qualcuno potrebbe dire che Israele attacchi per legittima difesa. Solo che il diritto internazionale è una cosa molto più seria delle simulazioni dei criminali di guerra.

Alla fine, quindi, rimane la vergogna. Non quella degli svalvolati Netanyahu e Trump, che per natura non si vergognano. Rimane la vergogna di coloro che si sono prostituiti come megafoni della propaganda.

Murale raffigurante Khamenei a Kashmar

19/06/2025

da Left

Giulio Cavalli

share