ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

ATTUARE LA COSTITUZIONE PER CAMBIARE L'ITALIA

Il lavoro sporco

Il lavoro sporco

Israele non si nasconde più: rivendica il diritto di assassinare i vertici di altri Stati, ben sapendo di godere dell’impunità garantita dalla complicità occidentale

Mentre a Gaza i palestinesi muoiono nel silenzio, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato in diretta tv che l’obiettivo dichiarato della sua guerra all’Iran è l’eliminazione della Guida suprema Khamenei. Nessuna ambiguità: secondo lui, uccidere il capo politico e spirituale del regime iraniano non provocherebbe un’escalation, ma “porterebbe la pace”.

Siamo oltre l’ipocrisia diplomatica. Israele non si nasconde più: rivendica il diritto di assassinare i vertici di altri Stati, ben sapendo di godere dell’impunità garantita dalla complicità occidentale. “Sta facendo il lavoro sporco per tutti noi”, ha dichiarato il cancelliere tedesco Merz. Così si costruisce il caos utile a mantenere il primato militare in Medio Oriente.

Netanyahu ha scatenato la guerra contro Teheran proprio alla vigilia di un possibile negoziato tra Stati Uniti e Iran. Trump ha esitato, ma poi ha applaudito. Perché per Washington va bene se Israele distrugge gli impianti nucleari iraniani, anche se servirebbe la bomba americana per abbattere l’impianto sotterraneo di Fordo.

Il cambio di regime è un’ossessione ricorrente: lo è stato in Afghanistan, Iraq, Libia, Siria. Ogni volta il risultato è stato un Paese a pezzi. Ora il bersaglio è l’Iran: 90 milioni di abitanti, confini con sette Stati, riserve energetiche immense. Un boccone enorme, che nemmeno la potenza militare israeliana può masticare senza soffocare.

Ma Netanyahu ha bisogno di guerra. Per tenersi stretto il potere, per zittire le critiche, per non far parlare Gaza. Il rischio è quello che Pierre Haski ha definito “una guerra senza limiti”: né militari né morali. Perché quando si annuncia la volontà di uccidere il capo di un altro Stato, la pace è già stata assassinata.

18/06/2025

da Left

Giulio Cavalli

share