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Gaza, Israele attacca Deir al-Balah: “Morti e sfollati”. Telefonata Papa-Abu Mazen. Italia e altri 24 Stati: “Stop alla guerra”

Gaza, Israele attacca Deir al-Balah: “Morti e sfollati”. Telefonata Papa-Abu Mazen. Italia e altri 24 Stati: “Stop alla guerra”

Operazione in corso a Deir al-Balah. Fonti mediche: "134 morti in 24 ore". Media: "Capo dell'esercito propone di prendere il controllo dell'enclave". Tel Aviv attacca anche il porto di Hudaydah, nello Yemen. Katz: "Farà la fine dell'Iran"

  • 16:04

    Gaza, Pizzaballa: “Israele è ingiustificabile”

     

    “Non riusciamo a capire le ragioni di tutto questo e, come il Papa giustamente ha detto, e anche noi lo ripetiamo continuamente, tutto questo non è giustificabile. Vorrei chiarire una cosa: non abbiamo nulla contro il mondo ebraico e non vogliamo assolutamente apparire come coloro che vanno contro la società israeliana e contro l’ebraismo, ma abbiamo il dovere morale di esprimere con assoluta chiarezza e franchezza la nostra critica alla politica che questo governo sta adottando a Gaza”. A dirlo è il patriarca di Gerusalemme dei Latini, cardinale Pizzaballa in un’intervista ai media vaticani. Il patriarca poi parla anche della differenza fra l’ultima visita e quelle altre fatte in passato: “Le immagini che mi restano, rispetto alle volte precedenti, sono quelle delle enormi distese di tende che prima non c’erano. Quando sono andato, erano tutti al sud, c’era il corridoio Netzarim che chiudeva. Sono tornati su, adesso c’è più di un milione di persone che non ha dove vivere. Soprattutto lungo il mare, ci sono lunghe distese di tende, dove la gente vive in condizioni di estrema precarietà sia dal punto di vista igienico che sotto qualsiasi altro profilo. E poi, l’altra immagine è l’ospedale: i bambini mutilati, accecati per le conseguenze dei bombardamenti”.

    Secondo Pizzaballa inoltre, la popolazione di Gaza “resterà lì. C’è chi partirà, senz’altro, ma la maggioranza resterà lì. Non sa dove andare, prima di tutto, ma non vuole neanche partire, perché ha le radici lì, ha la casa lì, o meglio, avevano la casa lì, e vogliono ricostruirla lì. Il Papa su questo è stato molto chiaro: niente trasferimenti di popoli, non ci saranno riviere a Gaza”.

     

  • 16:01

    Tajani: “Israele fermi attacchi a Deir al-Balah”

     

    “Ho ricevuto notizia che nella zona di Deir al-Balah ci sono operatori italiani e delle Nazioni Unite: è una zona di Gaza che sarebbe una ‘zona sicurà e che invece da ore è sottoposta a fuoco israeliano. Abbiamo chiesto informazioni al governo israeliano, soprattutto chiediamo con forza che quegli attacchi, ma anche tutti gli attacchi, si cessino immediatamente. Bisogna cessare il fuoco definitivamente, liberare gli ostaggi israeliani, proteggere la popolazione palestinese e fare entrare massicciamente gli aiuti umanitari e sanitari”. Lo scrive in una nota il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani.

     

  • 15:27

    Gaza, 25 Stati: “La guerra deve finire subito”. C’è anche l’Italia

     

    “Noi, i firmatari elencati di seguito, ci uniamo con un messaggio semplice e urgente: la guerra a Gaza deve finire subito“. È quanto si legge in una dichiarazione su Gaza che porta la firma dei ministri degli Esteri di 25 Paesi, fra cui l’Italia, e della commissaria Ue per l’uguaglianza, la preparazione e la gestione delle crisi. Il testo, sottoscritto anche da Antonio Tajani, porta la firma dei capi delle diplomazie di Regno Unito, Italia, Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Islanda, Irlanda, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera, oltre che dalla commissaria Ue alla Parità, la belga di origine algerina Hadja Lahbib. Dalla lista mancano invece significativamente Paesi dell’Unione Europea come GermaniaUngheriaRepubblica Ceca e altri, nonché il nome dell’alta rappresentante della politica estera di Bruxelles, Kaja Kallas. “Invitiamo le parti e la comunità internazionale a unirsi in uno sforzo comune per porre fine a questo terribile conflitto, attraverso un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente. Ulteriori spargimenti di sangue non servono a nulla. Ribadiamo il nostro pieno sostegno agli sforzi degli Stati Uniti, del Qatar e dell’Egitto per raggiungere questo obiettivo. Siamo pronti a intraprendere ulteriori azioni per sostenere un cessate il fuoco immediato e un percorso politico verso la sicurezza e la pace per gli israeliani, i palestinesi e l’intera regione”, si legge nella dichiarazione.

     

  • 14:12

    Telefonata Papa-Abu Mazen: “Prestare soccorso a chi è più esposto”

     

    Nella mattinata, Papa Leone XIV ha ricevuto una telefonata da Mahmoud Abbas, Presidente dello Stato di Palestina, sui recenti sviluppi del conflitto nella Striscia di Gaza e delle violenze in Cisgiordania. “Nel corso della conversazione telefonica – fa sapere il Vaticano – il Santo Padre ha rinnovato l’appello al pieno rispetto del Diritto Internazionale Umanitario, sottolineando l’obbligo di proteggere i civili e i luoghi sacri e il divieto dell’uso indiscriminato della forza e del trasferimento forzato della popolazione. Considerata la drammatica situazione umanitaria, si è enfatizzata l’urgenza di prestare soccorso a chi è maggiormente esposto alle conseguenze del conflitto e di permettere l’ingresso adeguato di aiuti umanitari. Infine, il Santo Padre ha ricordato la fausta ricorrenza del decimo anniversario dell’Accordo Globale tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina, firmato il 26 giugno 2015 ed entrato in vigore il 2 gennaio 2016”.

     

  • 14:09

    Gaza, Hamas: “134 persone uccise nei raid israeliani in 24 ore”

     

    Il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas afferma che 134 persone sono state uccise e 1.155 sono rimaste ferite in seguito agli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Dall’inizio delle ostilità il 7 ottobre 2023, si legge inoltre in un comunicato stampa pubblicato su Telegram, si contano 59.029 morti e 142.135 feriti.

     

  • 12:11

    Gaza, Al Jazeera: “Almeno 27 vittime da questa mattina”

     

    Fonti mediche hanno affermato che almeno 27 persone sono state uccise dall’alba di oggi negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, inclusi quattro palestinesi che stavano aspettando gli aiuti umanitari. Lo riporta Al Jazeera.

     

  •  
  • 11:36

    Guardian: “Carri armati entrano a Deir al-Balah, almeno 8 morti”

     

    E’ di almeno 8 morti il bilancio delle vittime palestinesi a Deir Al-Balah dopo che i carri armati israeliani sono entrati nella città, nella Striscia di Gaza centrale, in quella che è la prima incursione di terra dell’Idf nell’area. L’esercito israeliano ritiene che alcuni degli ostaggi possano essere trattenuti da Hamas a Deir Al-Balah. Nel raid israeliano sono state colpite otto case e tre moschee nella zona, spiegando fonti mediche palestinesi citate dal Guardian.

     

  • 11:33

    Media: “19 palestinesi morti di fame nelle ultime 24 ore a Gaza”

     

    Almeno 19 palestinesi, inclusa una bambina di quattro anni, sono morti di fame nelle ultime 24 ore a Gaza: lo riportano la Bbc e la Cnn, che citano il portavoce dell’ospedale dei Martiri di al-Aqsa, a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. La Cnn riporta inoltre che dall’inizio del conflitto nell’ottobre 2023 almeno 76 bambini sono deceduti per malnutrizione nella Striscia.

     

  • 10:45

    Israele, Katz: “Il destino dello Yemen sarà lo stesso dell’Iran”

     

    “Il destino dello Yemen sarà lo stesso di Teheran“. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Israel Katz in una nota, affermando che l’esercito israeliano sta colpendo “obiettivi terroristici del regime terroristico Houthi presso il porto di Hodeida e reprimendo con la forza ogni tentativo di ripristinare l’infrastruttura terroristica precedentemente attaccata”. “Gli Houthi pagheranno un prezzo elevato per aver lanciato missili contro lo Stato di Israele, ha aggiunto Katz, “continueremo ad agire in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo per difendere lo Stato di Israele”.

     

  • 10:43

    Yemen, Israele bombarda il porto di Hudaydah

     

    L’esercito israeliano “ha colpito e smantellato infrastrutture militari appartenenti al regime terroristico Houthi nel porto di Hudaydah“, in Yemen: lo ha reso noto l’Idf su Telegram. “Tra le infrastrutture militari colpite vi erano veicoli ingegneristici utilizzati per ristabilire l’infrastruttura del porto, contenitori di carburante, navi militari utilizzate per attività militari e di attacco contro lo Stato di Israele e navi nella zona marittima adiacente al porto, e ulteriori infrastrutture del terrore utilizzate dal regime terroristico Houthi”, si legge in un comunicato stampa.

21/07/2025

da Il Fatto Quotidiano

Redazione

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