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Chi è Zohran Mamdani, il nuovo sindaco di New York dopo le elezioni 2025

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Politica estera

05/11/2025

da Fanpage

Francesca Moriero

Zohran Mamdani, 34 anni, nuovo sindaco di New York, segna una svolta storica alla guida della città. Nato in Uganda da genitori indiani e membro dei Democratic Socialists, ha vinto le elezioni del 2025 con un forte supporto di giovani e progressisti.

New York ha un nuovo sindaco: Zohran Mamdani. Con la sua elezione, la città compie una svolta storica, scegliendo per la prima volta un musulmano come guida del municipio. Giovane, progressista e sostenuto soprattutto da elettori under 40 e comunità immigrate, Mamdani porta con sé un programma ambizioso centrato su accessibilità, giustizia sociale e riforme urbane.

Alle elezioni ha conquistato la carica di sindaco di New York con circa il 50% dei voti, battendo Andrew Cuomo, candidato indipendente, e altri rivali minori, conquistando così un seggio che segna un'importante svolta per la città.

Chi è Zohran Mamdani, la biografia del nuovo sindaco di New York

Zohran Mamdani, 34 anni, è nato a Kampala, in Uganda, da genitori indiani. Si è trasferito negli Stati Uniti all'età di sette anni, stabilendosi a New York, tra Astoria e il Bronx. Cresciuto in una famiglia di alto profilo culturale e accademico —la madre è la regista Mira Nair, mentre il padre Mahmood Mamdani è docente di politica internazionale e antropologia — ha frequentato la Bronx High School of Science e si è laureato in studi africani al Bowdoin College; diventato cittadino americano nel 2018, Mamdani è membro del Partito Democratico e della corrente dei Democratic Socialists. Il suo percorso personale e politico è stato influenzato fin da giovane dalle origini multiculturali e dall'educazione internazionale ricevuta in famiglia.

La carriera politica di Mamdani, dall'attivismo alla candidatura come sindaco di New York

Zohran Mamdani ha iniziato la sua carriera come attivista, impegnandosi per i diritti degli inquilini nel Queens e nella lotta contro gli sfratti. Nel 2020 è stato eletto al consiglio comunale, sorprendendo molti osservatori grazie a una campagna energica e ben organizzata. Durante il mandato ha promosso iniziative concrete, dalla gratuità temporanea di alcune linee di autobus a programmi di sostegno economico per i cittadini più vulnerabili.

La sua candidatura a sindaco nel 2025 ha confermato il suo approccio innovativo: una forte presenza sui social media, contenuti virali e video che richiamano la cultura popolare e le sue radici indiane. Nel programma elettorale, Mamdani ha poi puntato su temi chiave come la regolamentazione degli affitti, la tassazione dei più ricchi, la decriminalizzazione della povertà e l'accesso universale ai trasporti pubblici.

La vittoria ha raccolto il sostegno di figure progressiste di rilievo, da Bernie Sanders ad Alexandria Ocasio-Cortez fino a Barack Obama. Tra i suoi principali oppositori spiccano invece lo stesso Donald Trump, tra i più critici per la sua elezione, e Andrew Cuomo.

Il passato da rapper come Mr. Cardamom

Prima di dedicarsi completamente alla politica, Mamdani ha vissuto una parentesi nel mondo dell’hip hop con il nome d’arte Mr. Cardamom. I suoi brani, spesso ispirati alla sua identità musulmana e alle radici indiane, gli hanno permesso di raccontarsi in modo diretto e originale. Anche se lui stesso li definisce "di serie B", alcuni video hanno trovato invece risonanza tra i giovani, contribuendo a costruire un'immagine autentica e vicina alle nuove generazioni. Un passato insolito che è però immediatamente diventato un tratto distintivo della sua narrazione politica, capace di unire cultura pop e impegno progressista.

Una nuova era per New York

Con l'elezione di Zohran Mamdani, New York inaugura insomma una fase storica: per la prima volta la città avrà un sindaco musulmano, sudasiatico e della generazione millennial.

Ma la sua vittoria non è solo simbolica, rappresenta infatti un grosso cambiamento nella politica urbana, con un programma basato su accessibilità economica, inclusione sociale e innovazione nei servizi pubblici. La sfida ora sarà trasformare le promesse in azioni concrete: congelare gli affitti, migliorare i trasporti e garantire sicurezza ed equità in una città complessa e stratificata come New York.

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