«Mentre la guerra infuria a Gaza – titola Haaretz – la Cisgiordania ha subito una metamorfosi». Tutto da quelle parti è cambiato, in peggio. «E Israele ha colto l’occasione per intensificare l’occupazione, con arresti di massa di palestinesi, centinaia di morti e una serie di nuovi avamposti e strade di coloni illegali. Pastori espulsi dalle loro case e coloni violenti che imperversano in divisa. Il tutto sotto l’egida della guerra».
«L'obiettivo era quello di aiutare i ragazzi ad elaborare un pensiero critico e libero», dice una studentessa che insieme ai suoi compagni di liceo ha organizzato a Reggio Emilia un convegno sulla guerra a Gaza chiamando studiosi ed esperti.
La guerra funziona benissimo. Non esiste sistema più efficace per costruire profitti incredibilmente alti, un sistema di potere oliato e indiscutibile, un mondo perfetto in cui le coscienze sono come le pattine da usare per camminare scivolando un po’ i piedi sui lucidi parquet della storia. Che cosa ci sia sotto quei parquet lucidati magnificamente dalle stesse pattine felpate degli umani, non importa. Che cosa ci sia sopra, neanche.