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Salario minimo, il freno alle paghe da fame in 22 Paesi Ue su 27

Salario minimo, il freno alle paghe da fame in 22 Paesi Ue su 27

Il salario minimo esiste in 22 Paesi Ue su 27: si va dai 399 euro al mese della Bulgaria ai 2.508 del Lussemburgo.

Il no del governo Meloni condanna l’Italia, assieme ad altri quattro Paesi Ue, a non avere il salario minimo. Che invece è previsto in 22 Paesi su 27 dell’Unione europea, dopo che anche Cipro, dal primo gennaio di quest’anno, si è unito al gruppo di chi ce l’ha. L’isola ha adottato l’indicazione di una soglia minima per le retribuzioni di 940 euro al mese. L’indicazione di un minimo legale è prevista per gli Stati membri da una direttiva del 2022 che prevede quest’obbligo, a meno che la contrattazione collettiva non copra almeno l’80% dei lavoratori. Ed è questo il caso dell’Italia, che può scegliere se adottarlo o meno.

I PAESI UE SENZA SALARIO MINIMO

Gli altri paesi dell’Ue senza una soglia minima nazionale per i salari sono Danimarca, Austria, Finlandia e Svezia. Tutti gli altri prevedono una soglia minima per i compensi dei lavoratori con differenze sostanziali tra loro. In Lussemburgo le buste paga minime sono superiori di oltre sei volte rispetto a quelle del Paese dove sono più povere, la Bulgaria, con 2.508 euro contro 399 euro mensili, secondo i dati Eurostat aggiornati a luglio 2023.

DOVE LA SOGLIA MINIMA È PIÙ ALTA

Tra i paesi con le retribuzioni minime più alte, superiori a 1.500 euro al mese ci sono, oltre a Lussemburgo, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Irlanda e Francia. Il loro salario minimo nazionale varia dai 1.747 euro in Francia ai 2.508 euro in Lussemburgo. Un secondo gruppo è composto dai paesi con un salario minimo nazionale superiore a 1.000 euro ma inferiore a 1.500 al mese. Questo gruppo comprende: Spagna e Slovenia rispettivamente con 1.260 e 1.203 euro.

Mentre il terzo gruppo è composto dai paesi con un salario minimo nazionale inferiore a 1.000 euro al mese e comprende, oltre a Cipro e Bulgaria, Grecia, Portogallo, Lituania, Malta, Polonia, Cechia, Estonia, Slovacchia, Croazia, Ungheria, Lettonia e Romania. L’analisi di Eurostat indica inoltre che tutti i paesi candidati e potenziali candidati Ue per i quali sono disponibili i dati, apparterrebbero all’ultimo gruppo, con livelli salariali minimi che vanno da 375 euro in Albania a 532 euro in Montenegro.

Tra i paesi extraeuropei, inoltre, gli Stati Uniti rientrerebbero nel gruppo 2 con un minimo federale di 1.156 euro. Lo studio sottolinea inoltre che, misurati in parità del potere d’acquisto, le differenze tra i livelli salariali si riducono molto e vedono solo nove paesi, invece di 14, al di sotto dei mille euro al mese. Questi sono Portogallo, Croazia, Malta, Cechia, Ungheria, Estonia, Slovacchia, Lituania e Bulgaria.

13/08/2023

da La Notizia

di Raffaella Malito