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Come va il “piano Mattei”?

Come va il “piano Mattei”?

Si impegnano a cambiare la narrazione ma la realtà mortifera rimane lì. Due barche partite da Sfax sono naufragate al largo di Lampedusa, una trentina le persone disperse

Come va il “piano Mattei”? Che cambia nei rapporti con la Tunisia?

Due naufragi sono avvenuti nelle ultime ore al largo di Lampedusa, con un bilancio provvisorio e ufficioso che parla di almeno una trentina di dispersi. Nella serata di sabato sull’isola erano sbarcati 57 migranti e due cadaveri, una donna ed un bambino ivoriani, ripescati dalle motovedette della Guardia costiera. Proprio ascoltando i racconti dei superstiti i mediatori dell’Oim hanno potuto ricostruire che le barche colate a picco sarebbero due: la prima carretta partita da Sfax, in Tunisia, aveva a bordo 48 migranti, 45 dei quali sono stati salvati. Stando ai loro racconti vi sarebbero 3 dispersi. Sul secondo natante, anch’esso partito da Sfax, c’erano invece 42 subsahariani, 14 dei quali recuperati: i dispersi dovrebbero essere dunque 28. Come riferisce l’Ansa, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Agrigento cercheranno di sentire nuovamente i sopravvissuti, 47 uomini e 10 donne, tutti sotto choc, per cercare di ricostruire cosa sia accaduto.

Sono i danni collaterali della nuova amicizia dell’Italia e dell’Unione europea con il presidente tunisino Kaïs Saïed. Intanto sul sito dell’Agenzia europea per il controllo delle frontiere appare l’annuncio per “il reclutamento di agenti della guardia di frontiera e costiera dell’Ue”. L’agenzia prevede di ingaggiare circa 440 nuovi funzionari nel 2024 tra chi ha avuto esperienze nelle forze dell’ordine o nell’esercito dei diversi stati membri. Nuove assunzioni rese possibili grazie a un budget che non è mai stato così alto per Frontex. In questo 2023 Bruxelles ha messo a disposizione più di 845 milioni di euro, soldi che provengono dal bilancio dell’Ue e da altri contributi degli stati Schengen. Soldi che vengono spesi in gran parte per la gestione del personale e per l’acquisto di attrezzature (180 milioni) per rafforzare la sorveglianza delle frontiere. Sul totale del budget i soldi messi a bilancio per il rispetto dei diritti umani (ovvero per occuparsi di salvare vite) sono 2 milioni di euro.

Si impegnano a cambiare la narrazione ma la realtà mortifera rimane lì. Indifferente al tentativo di piegare la realtà.

Nella foto: frame del video del salvataggio della Guardia costiera, 6 agosto 2023 (Youtube Avvenire)

07/08/2023

da Left

Giulio Cavalli