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Decreto lavoro, Landini: “Non hanno vinto e non vinceranno”

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02/04/2023

Riprendiamo l'articolo

da La Notizia

Redazione  

Per il leader della Cgil Landini, il decreto lavoro varato il Primo maggio dal governo "è pessimo perché aumenta la precarietà".

“I provvedimenti decisi dal governo non vanno nella direzione da noi richiesta”. È quanto ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, concludendo dal palco la manifestazione del Primo maggio a proposito del decreto lavoro approvato dal governo.

Per il Leader della CGIL Landini, il Decreto  Lavoro varato il Primo Maggio  dal Governo "È pessimo perchè aumenta la precarietà”

“Continueremo fino alla vittoria – proseguito Landini -. Non hanno vinto e non vinceranno. Noi continueremo la mobilitazione unitaria e, se non avremo risposte, siamo pronti tutti insieme a continuare la mobilitazione fino a quando non avremo ottenuto i risultati di cui abbiamo bisogno. Per noi la Costituzione non è solo da celebrare per i 75 anni, è il riferimento per cambiare il Paese e fare le riforme. E non permetteremo a nessuno di cambiarla”.

“Noi ieri sera (sabato, ndr) abbiamo avuto un incontro con il governo perché ci ha convocato dopo mesi che non avveniva. E io lo dico in modo molto chiaro. L’ho detto anche prima. Io ho trovato non troppo rispettoso dei lavoratori e della festa dei lavoratori – ha aggiunto il leader della Cgil -, decidere di fare un Consiglio dei ministri il primo di maggio. Pensare al lavoro, ai lavoratori, vuole dire mettere al centro il lavoro non un giorno all’anno, ma tutti i giorni”.

“Se nel mese di maggio non arrivano delle risposte, se si continua ad andare in questa direzione, è chiaro che non escludiamo assolutamente nulla”

“Se nel mese di maggio, se nella prossima legge di bilancio, non arrivano delle risposte, se si continua ad andare in questa direzione, è chiaro che non escludiamo assolutamente nulla, nemmeno arrivare iniziative di mobilitazione. Io sono abituato che gli scioperi li fai non li minacci, li prepari e li fai quando c’è bisogno” ha detto ancora Landini.

“Il decreto sul lavoro varato dal governo – ha detto ancora Landini – è pessimo perché aumenta la precarietà. La lotta alla precarietà è fondamentale per chi vuole avere un futuro. In più non è accettabile lavorare in quelle condizioni io non vedo una strategia che pensi a come costruire il paese. Vedo provvedimenti che sono solo delle toppe”.

“Per quel che ci riguarda è una giornata che vuole rimettere al centro della discussione il lavoro con diritti – aggiunge – quindi il superamento della precarietà e l’aumento dei salari e le politiche che il governo sta facendo non vanno in questa direzione. Glielo abbiamo detto ieri e glielo ripetiamo oggi e lo faremo anche domani se serve”.

“Abbiamo detto alla gente di venire in piazza a maggio – aggiunge – vedremo come reagiremo, mi auguro che ci siano tante persone. Noi stiamo discutendo nei luoghi di lavoro, pubblici e privati poi tireremo le somme di quello che succede”.

Poi aggiunge: “Non è una passeggiata: il 6 a Bologna con tutte le regioni del Centro, il 13 a Milano con tutte le Regioni del Nord e il 20 con quelle del Sud e quel giorno ci sarà una manifestazione anche a Cagliari – prosegue Landini – e noi invitiamo tutti a manifestare per superare la precarietà, per riformare il fisco, per far pagare le tasse a chi non le paga, per garantire il diritto alla salute, per la sanità pubblica che non funziona e la gente continua a morire sul lavoro. Pensiamo che sia necessario che scendano in piazza tutte le persone che condividono queste nostre tesi. Se dopo il 20 non avremo risposte decideremo come proseguire la mobilitazione. Non per andare in piazza – conclude – ma per cambiare delle condizioni”.

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